Palermo, Firenze, Verona, Udine, Bologna, Genova, Bari, Torino, Napoli, Milano e Roma. Sono queste le città scelte dal comitato promotore come eventuali sedi del torneo olimpico di calcio, inserite nel dossier di candidatura di Roma 2024.
GLI STADI – Di seguito, gli stadi prescelti per ospitare il torneo olimpico di calcio secondo il dossier di Roma 2024: Palermo (Renzo Barbera); Firenze (Artemio Franchi); Verona (Marcantonio Bentegodi); Udine (Friuli); Bologna (Renato Dall’Ara); Genova (Luigi Ferraris); Bari (San Nicola); Torino (Juventus Stadium); Napoli (San Paolo); Milano (Giuseppe Meazza); Roma (Olimpico).
MALAGÒ: FINALE A ROMA – “Le città prescelte si possono anche accoppiare: Torino con Genova, Udine con Verona, Bologna con Firenze, Bari con Palermo. Non a caso ho lasciato fuori (oltre Roma, che ospiterà la finale, ndr) le città di Milano e Napoli, perché avranno garantita almeno una partita dei quarti di finale e altrettanto la semifinale del torneo olimpico di calcio”. Giovanni Malagò spiega così come viene distribuito il torneo di calcio olimpico nel dossier di Roma 2024. Dieci città più la Capitale, un numero consistente che rappresenta “una novità – aggiunge il presidente del Coni -, per dimostrare che la candidatura è di tutto il paese. Il 17 febbraio presenteremo il dossier definitivo al Cio. Ma abbiamo un altro anno di tempo per le variabili”.
FINALE? ASPETTIAMO LO STADIO DELLA ROMA – Per la sede della finale di calcio da inserire nel dossier di candidatura olimpica di Roma 2024 “tra i punti interrogativi c’è lo Stadio della Roma”. Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, durante la presentazione delle città designate come sedi del torneo di calcio olimpico all’interno del dossier di Roma 2024. Sull’impianto che dovrebbe ospitare la finale, l’incognita è tra lo stadio Olimpico e il futuro Stadio della Roma, il cui iter di approvazione è fermo alla Regione Lazio. L’auspicio di Malagò è che il progetto sia definitivamente approvato “prima del febbraio 2017”, deadline della presentazione del dossier al Cio. “Sullo stadio della Roma – prosegue Malagò – siamo spettatori interessati. Vediamo nei prossimi mesi l’andamento del progetto, perché il nuovo stadio della Roma potrebbe essere usato non solo per il calcio ma anche come stadio per gli sport di squadra, per il baseball o altre competizioni come hockey prato, ora previsto al Tre Fontane, o il rugby a 7 al Flaminio”. “Da uomo di sport – aggiunge il numero uno del Coni – faccio il tifo che la Roma abbia il suo stadio, così come mi auguro che un giorno lo abbia la Lazio e lo dico contro gli stessi interessi del Coni, che è proprietario dell’Olimpico. Tutto il resto, gli aspetti urbanistici, residenziali, delle autorizzazioni, non mi riguarda. Io parlo solo dell’aspetto sportivo”.
MONTEZEMOLO: SEDI RAPPRESENTANO TRADIZIONE – “Da Torino a Udine, Verona, Milano, da Bologna a Firenze, da Bari a Napoli, a Palermo e a Roma stessa. Sono tutti stadi che rappresentano la tradizione calcistica italiana”. Così il presidente del Comitato promotore di Roma 2024, Luca Cordero di Montezemolo, alla presentazione delle città scelte come sedi del torneo di calcio nel dossier di candidatura olimpica: “Dieci stadi più Roma – ha aggiunto Montezemolo – copriamo l’intero territorio nazionale. Molti di questi stadi sono stati già all’altezza delle olimpiadi, altri si adegueranno anche per l’evoluzione che sta avvenendo e che va alla velocità della luce. Se pensiamo che nel 2020 avremo macchine senza guidatore, nel 2024 la tecnologia avrà un ruolo fondamentale, a 360 gradi”.
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onte : Il Corriere dello Sport