Il passaggio del turno in Coppa Italia non può certo far dormire sonni tranquilli a Stefano Pioli. Il tecnico della Lazio resta in bilico nonostante le rassicurazioni del presidente Lotito. Domani sera i biancocelesti affronteranno la proibitiva sfida contro l’Inter con l’obbligo di vittoria. La Lazio, infatti, nelle ultime sette giornate ha racimolato la miseria di appena due punti e ora la classifica è diventata da mani nei capelli.
«Sarà una gara complicata, difficile, giochiamo contro un avversario che sembra imbattibile, forte e concreto. Serve la migliore prestazione annuale, siamo nelle condizioni di farlo. Abbiamo avuto un’importante iniezione di fiducia, è l’ultimo sforzo dell’anno solare. Serve per ottenere un risultato straordinario».
L’anno scorso ci fu una grande Lazio e un grande Felipe a Milano…
«C’è la speranza che domani si possa fare una grande prestazione. Conosciamo il valore degli avversari, vedo una squadra che ci crede. Felipe non sta rendendo al meglio, lo so io, lo so lui, ha grandi mezzi. E speriamo che San Siro rappresenti l’occasione per tornare a dimostrare le sue qualità».
Può essere la svolta?
«Tutte le prossime gare saranno della svolta, siamo contenti della prestazione e dello spirito visti in coppa Italia, sappiamo che domani sarà un’altra partita e che siamo in difficoltà in campionato. Lì dobbiamo dimostrare qualcosa di più, ma ci sono tutte le condizioni per fare bene».
Coppa Italia
«A forza di guardarci negli occhi può succedere qualsiasi cosa. Siamo riusciti a mettere in campo la nostra qualità, anche se è vero che l’Udinese non ha messo in campo la formazione migliore. Abbiamo messo in campo grande ardore, chiaro che dobbiamo portarci dietro questa convinzione, giocando pallone su pallone, con aggressività per 95 minuti. E anche se ci dice male dobbiamo sapere che c’è la possibilità di reagire. Domani non faremo 20 tiri in porta, per questo dovremo essere anche cinici».
Domani gara fondamentale
«Può essere, per fare risultato serve una grande prestazione. Ci darebbe grande convinzione, la nostra classifica piange, c’è la sosta, ci può dare tanto per il futuro».
Motivazioni
«Il mio lavoro è soprattutto motivare i calciatori, quest’anno è la cosa più importante perché abbiamo poco tempo per provare. Il mio intervento ci sarà, i giocatori sanno che dovranno lasciare l’anima in campo».
Infortunati
«Sono tanti, stiamo accumulando fatica. La tensione si fa sentire, è l’ultimo sforzo del 2015. La sosta ci aiuterà a ritrovare qualcuno, ora dobbiamo stringere i denti, non abbiamo alternative».
Matri
«Tutti i giocatori hanno momenti migliore . Ora Alessandro è in grande condizione mentale e fisico, è quello che dà maggiori garanzie».
Mercato in uscita
«Sono domande che dovete fare alla società, non capisco il motivo perché le fate a me. Il mercato di gennaio sicuramente dovrà vederci rinforzati».
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onte : Il Messaggero