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RASSEGNA STAMPA – La Lazio ritrova se stessa e ferma la corsa dell’Inter

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«Vogliamo fare il colpo», la Lazio sognava un’impresa a San Siro che mancava dal maggio 2013. E soprattutto cercava una vittoria che in casa biancoceleste non arrivava dal 25 ottobre contro il Torino. Pioli rischiava tutto e si giocava la panchina, ancora salda per la fiducia di Lotito ma in bilico di fronte ai nerazzurri primi della classe. Provarci con l’Inter al netto di troppi infortuni era già una missione impossibile di per sé – fuori Klose, Marchetti, Basta, Gentiletti, Lulic, Kishna e il lungodegente De Vrij – ma i biancocelesti sono scesi in campo mostrando il loro carattere con un 4-2-3-1 e Milinkovic-Savic preferito a Cataldi. E alla fine ce l’hanno fatta, battendo 2-1 l’Inter e fermando la corsa dei nerazzurri.

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Il film della gara C’è voglia, cattiveria, aggressività biancoceleste tanto che in cinque minuti si vede la squadra più bella della stagione. Che sa approfittare di un calcio d’angolo per strappare addirittura il vantaggio, Biglia a calciare dalla bandierina, Candreva dai venti metri con una sassata a sfilare tra gli avversari e a beffare Handanovic. C’è concentrazione, attenzione, organizzazione biancoceleste tanto da arginare il gioco dell’Inter e smorzare le ripartenze sulle fasce. Zero emozioni, almeno fino alla fine del primo tempo, la Lazio ad accendere ancora gli animi. Felipe Anderson ritrova se stesso, in quello stesso stadio che esattamente un anno fa lo ha visto brillare, si beve tutti ma Murillo lo mura in extremis. Candreva non sa sfruttare quel pallone vagante e spedisce alle stelle. L’Inter torna a fare la prima della classe nel secondo tempo, la grinta biancoceleste sembra svanita. Il primo campanello d’allarme suona all’ingenuità di Berisha, ferma con le mani un retropassaggio di Radu, con la punizione nerazzurra all’interno dell’area. Telles fa strike sulla barriera laziale, tra le proteste di tutti. Il secondo campanello d’allarme stordisce la Lazio, in tre passaggi – Murillo, Perisic, Icardi – gli uomini di Mancini sono davanti a Berisha. L’imbucata del capitano è perfetta, l’argentino non sbaglia e pareggia i conti. Si gioca davvero poco nella ripresa, tanti falli e qualche nervosismo di troppo, le squadre sono stanche. Serve un lampo, il miracolo di Natale si manifesta a tinte biancocelesti, Milinkovic-Savic scarta un calcio di rigore dopo il fallo in area di Felipe Melo. Dal dischetto Candreva, come col Rosenborg sbaglia ma sulla ribattuta di Handanovic spedisce in rete per il vantaggio della Lazio. E’ il 40’ ma la partita è ancora lunga, saranno sette i minuti di recupero e due le espulsioni, prima il cartellino rosso se lo becca Felipe Melo – lui a condannare l’Inter, con un’entrata assassina su Biglia – poi Milinkovic-Savic per doppia ammonizione. E al triplice fischio ecco il colpo grosso, Pioli ci credeva davvero e i biancocelesti non lo hanno deluso. Un Natale col sorriso dopo tante critiche e risultati negativi, finalmente la vittoria in serie A dopo due mesi di astinenza. Ora la sosta, poi si può ripartire dall’impresa di San Siro.

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onte : Il Tempo

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