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entornata Lazio. Blitz a San Siro contro la capolista Inter, vittoria da grande squadra che si ritrova nella notte più difficile. Dopo quasi due mesi, tre punti fondamentali per salvare la panchina di Pioli che ora aspetta un regalo dal mercato.
Intanto quello di Natale lo confeziona Candreva, segna all’inizio, poi il pareggio di Icardi che sfrutta uno dei pochi errori biancocelesti, ma lo stesso fantasista romano trasforma in due tempi un rigore fondamentale per rialzarsi, riaprire il proprio campionato e quello di tutte le pretendenti allo scudetto. Gli applausi stavolta sono meritati.
PIOLI PREFERISCE MILINKOVIC
Nel momento più difficile della sua esperienza romana il tecnico emiliano si affida ai suoi pretoriani. Lunga la lista degli indisponibili, oltre a Marchetti, i difensori Basta, De Vrij e Gentiletti, Kishna, Morrison, Lulic e Klose. Un’ecatombe, troppi assenti e così Pioli sceglie Matri al centro dell’attacco, in mezzo tocca al serbo invece di Cataldi. Mancini deve fare a meno solo di Ranocchia, si presenta con un 4-2-3-1 molto aggressivo puntando su Perisic, Icardi e Jovetic. A sorpresa stanno fuori Brozovic e l’ex romanista Ljajic, Prima della gara solito gemellaggio tra le due tifoserie (circa 500 laziali presenti), cori contro Roma e Milan e tutti felici.
LA PERLA DI CANDREVA
La Lazio che non ti aspetti, corta e aggressiva, Inter intimorita e rinunciataria anche se Berisha e bravo a fermare Perisic in uscita disperata. La partita capovolta comincia così, Biglia detta i tempi e rifinisce su angolo per la botta di prima intenzione di Candreva che fa secco Handanovic: biancocelesti in vantaggio. E non si fermano, perché la banda Mancini sembra stralunata e in sofferenza come raramente si è visto in questo campionato. Milinkovic lotta in mezzo alle linee e riesce spesso a mettere in difficoltà Miranda e Murillo, la coppia centrale più forte della serie A, persino Anderson dà la sensazione di rischiare qualche giocata delle sue. Insomma, un pressing forsennato che tiene l’Inter lontana per una buona mezz’ora. Poi sul finire del primo tempo Candreva ha sul destro il pallone del 2-0 ma lo sbaglia calciando nel secondo anello.
IL PAREGGIO DI ICARDI
Si riparte senza cambi, Mancini e Pioli confermano gli stessi undici mentre quasi 50.000 spettatori di San Siro caricano i nerazzurri al ritorno in campo. Biglia si prende subito un giallo pesante (salterà il Carpi) e Mazzoleni annuncia subito che la musica è cambiata. Al 7′ minuto si inventa un calcio di punizione a due in area di rigore, Radu sbaglia lo stop ma viene considerato passaggio indietro a Berisha: la botta di Telles viene respinta dalla barriera laziale. L’Inter spinge, Mancini butta dentro Brozovic e Ljajic, corregge gli errori iniziali e chiama l’assalto (fuori Biabiany e Jovetic). Passano pochi secondi e arriva il pareggio: errore in uscita, prima distrazione di Biglia e Icardi si infila tra i due centrali e batte Berisha.
APOTEOSI BIANCOCELESTE
Ora è tutta un’altra partita e Pioli cambia lo stremato Matri con Djordjevic ma non può sostitutire l’infortunato Mauricio per mancanza di difensori in panchina. Prova a uscire dal guscio la Lazio, ci prova Candreva su punizione, Anderson non coglie l’attimo. L’inter attacca, i biancocelesti provano a non chiudersi troppo e trovano un’occasione irripetibile: Melo stende Milinkovic in area, Candreva trasforma in due tempi contro super Handanovic. Siamo al 42′, c’è da soffrire ancora perché l’Inter non ci sta tanto. Mancio inserisce anche Palacio, Melo si fa espellere (rosso diretto) per tentato omicido contro Biglia, Milinkovic lo imita per doppio giallo (inutili entrambi, che ingenuità) ma la Lazio resiste e si regala tre punti d’oro.
Fonte : Il Tempo