Colonna della Nazionale tra gli anni ottanta e gli anni novanta, Gianluca Pagliuca resta un personaggio di spicco del nostro calcio. L’ex numero uno di Sampdoria e Inter, vicecampione del mondo a Usa 1994, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua“, per parlare anche della trasferta che attenderà la Lazio in casa dei nerazzurri, e della sfida che stasera vedrà opposta la Lazio alla “sua” Sampdoria.
“Nella partita di stasera vincerà la squadra che avrà maggiormente i nervi saldi, visto che sia la Lazio, sia la Samp stanno vivendo un brutto momento. Credo che sia Pioli sia Montella rischino, una nuova sconfitta aprirebbe scenari difficili. Pioli è un allenatore molto preparato e puntiglioso, sicuramente moderno e adatto ad un tipo di società come la Lazio.“
Pagliuca è mai stato vicino alla Lazio nella sua carriera? “Sì, anche se nella mia storia sono stato anche molto vicino alla Roma. Ai tempi in cui in biancoceleste arrivò Marchegiani si diceva che Cragnotti mi volesse, ma furono i giallorossi a farmi una corte spietata prima del mio trasferimento all’Inter. Mascetti mi chiamò anche a casa. Con Marchegiani c’era anche un dualismo in Nazionale, all’epoca c’erano davvero portieri di grandissimo livello, ricordo anche Sebastiano Rossi e molti altri.“
Da ex, Pagliuca si aspettava un’Inter così quest’anno? “Non credevo che i nerazzurri avrebbero espresso questa continuità, invece hanno dimostrato di essere una squadra che quando vuole un risultato lo ottiene. C’è Mancini che conosce bene l’ambiente, alle spalle dei nerazzurri vedo bene la Juventus e il Napoli. Il “mio” Bologna” mi sta impressionando favorevolmente da quando è arrivato Donadoni: la società ha progetti importanti, non credo che retrocederà.“
Un parere da “collega” su Marchetti. “Quest’anno, a voler essere del tutto sincero, mi è piaciuto meno. Ha commesso degli errori pur essendo un portiere sempre di grande livello, ha anche disputato un Mondiale. Le sue qualità non si discutono, deve solo ritrovare la forma migliore.“
Un’ultima domanda sulle prospettive europee della Lazio: “L’anno scorso in Europa League è arrivato in finale il Dnipro, anni fa ci sono state anche altre sorprese. Presentandosi a febbraio al top della forma, quando la competizione entrerà nel vivo, la Lazio potrà arrivare lontano.“
Fabio Belli