Fernando Orsi ha indossato la casacca biancoceleste per 125 volte in campionato e ha vestito anche i panni di vice allenatore ai tempi di Roberto Mancini. Intervistato da Danilo Galdino nella trasmissione I Laziali sono Qua – in onda tutte le mattine su Elle Radio 88.100 – l’ex portiere ha parlato del momento Lazio: “Dopo Milano ho pensato che se fossi Pioli sarei molto arrabbiato perché contro l’Inter la squadra ha dimostrato di avere qualità importanti e unione d’intenti. Ho sempre detto che non era un problema tecnico ma di stimoli. Stimoli che sono sempre mancati finora e improvvisamente sono tornati contro l’Inter. Qualche domanda me la farei… Se Pioli avesse avuto più collaborazione da parte della squadra non si sarebbe arrivati a questo punto. Certo la stagione si può recuperare, ma si poteva fare qualcosa prima”.
Sul prosieguo della Lazio nelle coppe: “Pioli prende sul serio tutte le competizioni, non a caso l’anno scorso la Lazio è arrivata in finale di Coppa Italia. C’è sicuramente voglia di arrivare lontano, ma il tabellone l’ha messa contro la Juve e non sarà facile. La squadra deve pensare a giocare sempre come a Milano, senza pensare troppo agli obiettivi”. Orsi ha le idee chiare su come dovrebbe muoversi la società nel mercato invernale: “E’ sotto gli occhi di tutti che pesa l’assenza di de Vrij e i rimpiazzi non danno sicurezze. Hoedt è molto giovane, deve completare il suo percorso di crescita, Mauricio è inaffidabile perché prende troppi cartellini, idem Gentiletti. Serve sicuramente rinforzare la difesa. Credo che servirebbero due difensori, ma forse è chiedere troppo… Credo che ne arriverà soltanto uno, però serve che arrivi il 2 gennaio non il 30, perché hai 5 gare da giocare fino alla fine del mercato. A maggior ragione se il difensore è straniero ha bisogno di un periodo di adattamento e ambientamento. Però non devono essere un rincalzo ma serve un centrale importante, un titolare vero”.
Sulla sconfitta dell’Inter domenica: “E’ una squadra che ogni anno lotta per lo scudetto, quest’anno è attrezzata davvero per vincere. La sconfitta contro la Lazio è solo un incidente di percorso, un calo fisiologico. Pure al Napoli è successo contro il Bologna. Anche perché la Lazio è una squadra forte che se gioca sempre come domenica può battere chiunque. La lotta per lo scudetto sarà tra Juve, Inter e Napoli, saranno fondamentali gli scontri diretti. Saranno molto importanti anche i punti guadagnati a gennaio e febbraio, prima che riparta l’Europa”.
La vittoria al Meazza non scaccia la crisi: “La Lazio di domenica sembra ritrovata ma servono conferme. Penso che la crisi sia passata, ma sarà importante l’approccio delle prossime gare. Non so Pioli cosa ha fatto, ma penso che molto dipende dalla squadra. Pioli è stato il meno responsabile di questa situazione, nonostante anche lui abbia sbagliato. Domenica ha messo la squadra giusta ma alla fine sono i giocatori che determinano l’esito della partita”. In chiusura Orsi ha parlato di Milinkovic-Savic: “E’ un po’ acerbo, sta cominciando un percorso di crescita. Finora non è stato determinante, ma in futuro può fare bene. Deve ancora capire il suo ruolo ideale, sta crescendo ed è un ottimo prospetto. Di certo in situazioni difficili come quella che sta vivendo la Lazio la crescita è più complicata”.