E’ di nuovo tempo di campionato in casa Lazio. Le feste sono ormai finite e da due giorni i biancocelesti sono tornati a lavorare intensamente in vista dei prossimi impegni che li attenderanno nel 2016. L’obiettivo per il nuovo anno? Sicuramente è quello di non vanificare quel che di buono è stato fatto nelle ultime due partite del 2015 e il nuovo tour de force che attenderà i ragazzi di Pioli gli darà la possibilità di dimostrare che finalmente questa Lazio è cambiata…per lo meno negli atteggiamenti. La vittoria di Milano contro la capolista Inter ha dato quella scossa emotiva tanto desiderata nelle precedenti partite dei biancocelesti e ha permesso di affrontare la sosta con la serenità necessaria per potersi ricaricare. Sicuramente a Formello si respira un aria diversa, con giocatori e staff che ridono e scherzano tra di loro, (anche Morrison ride, il che è già una notizia), segno di una serenità ritrovata e si spera duratura. Ora però è di nuovo tempo di pedalare…e anche tanto, sarà vitale giocare ogni singola partita da qui fino a maggio come se fosse una finale, il distacco con le prime posizioni è troppo ampio per pensarla diversamente. Basta delusioni, basta rimpianti, basta rammarichi…ora più che mai è il momento di tornare ad essere brutti, sporchi e cattivi…solo così si potrà sperare di riportare la Lazio nelle posizioni che contano (sperando anche in un aiuto dal mercato di riparazione).
Non sarà facile, anche perchè a partire dalla partita del 6 gennaio contro il Carpi i biancocelesti vivranno 2 mesi da incubo dove non avranno neanche un attimo per rifiatare. Certo la cosa può creare una comprensibile apprensione, sopratutto alla luce di quanto detto da Parolo questa mattina a Lazio Style Radio in merito alla difficoltà che comporta giocare ogni 3 giorni…ma l’ex Parma ha anche ribadito che: ora hanno la consapevolezza di essere una squadra valida e hanno capito che possono (e sopratutto vogliono) ancora dire la loro. Anche gli stessi giocatori quindi sanno benissimo che NULLA ancora è stato fatto e che non basta una vittoria, seppur bellissima, contro una delle pretendenti allo scudetto a far dimenticare tutto il malessere arrecato fino ad ora. Anzi a pensarci bene il rammarico sale ancora di più perché QUESTA è la vera Lazio…e fa ribollire il sangue il semplice domandarsi: “Dove sei stata fino ad ora meravigliosa creatura?”
Una cosa è certa, se c’è una cosa che ci ha insegnato questa squadra prima di perdersi nel buio, è che quando ha consapevolezza di sé…può giocare su qualsiasi campo, contro chiunque e vincere. Bene, è il momento di dimostrarlo… Certo ormai la Champions (nonostante la matematica non precluda ancora nulla) sembra un sogno quasi inavvicinabile, ma va ricordato un eventuale vittoria dell’Europa League permettebbe ai biancocelesti l’accesso diretto alla più importante competizione europea. Solo un sogno? Può darsi ma se la Lazio ha veramente ritrovato se stessa…allora è arrivato il momento di tornare a divertirsi e perché no…anche di sognare.
Diceva Martin Luther King: “Avere fede è fare il primo scalino anche se il resto della scala non si vede…“. Bene, il primo scalino si chiama Carpi…ANDIAMO?
Marco Lanari