Ormai dire che la Lazio di Pioli sta vivendo un momento “difficile” sta diventando sempre più un eufemismo e se si butta per un attimo l’occhio sulle prossime partite che attendono i biancocelesti da qui fino al 6 gennaio (Lazio-Carpi) diventa veramente dura non agitarsi. Ma la Lazio e tutto il popolo biancoceleste hanno il dovere di NON MOLLARE MAI (come dice il suo inno), del resto si sa che quando arrivi a toccare il fondo non puoi fare altro che rimboccarti le maniche e ripartire, anzi risorgere…Ogni momento buio prima o poi passa se si ha la volontà ferrea di superarlo, certo il destino ama giocare brutti scherzi…e pretende che la svolta avvenga proprio contro quella montagna che solo 4 mesi fa era stata la causa scatenante di un lento e doloroso declino: la Juventus campione d’Italia e vincitrice (proprio contro la Lazio) della Supercoppa Italiana. E anche vero però che i biancocelesti sono finiti in questa situazione da soli e pertanto sono loro che ora dovranno dimostrare di essere vivi…di esserci ancora. La Lazio ha il dovere di uscire da questo inferno, pertanto venerdì (parafrasando le bellissime parole del film “Ogni maledetta domenica“): o decide di risorge come collettivo o sarà annientata individualmente, non ha altra scelta…subire ancora una volta o farsi strada verso la luce scalando le pareti dell’inferno un centimetro alla volta…è semplice…è il calcio. La vera Lazio può battere chiunque se gioca come sa, cioè BRUTTA, SPORCA E CATTIVA e paradossalmente proprio venerdì può esserci quella scarica di adrenalina necessaria per avviare questo motore eccessivamente singhiozzante. Perciò forza e coraggio, non può stare all’inferno chi è nato per stare lì…dove osano le aquile…e senza dimenticare che “su c’è er maestro…che ce sta a guardà…”. Ricordati Lazio: Dietro ogni nuvola, anche la più nera…c’è SEMPRE un RAGGIO DI SOLE. E’ ora di uscire dall’oscurità.
Ecco l’analisi sulla Juventus di Allegri:
IL CAMMINO DEI BIANCONERI – Dopo un inizio di campionato da incubo che ha portato i ragazzi di Allegri molto vicino alle zona calde della bassa classifica e che hanno fatto temere tutto l’ambiente bianconero che i tempi di gloria fossero temporaneamente sospesi per dover vivere una stagione di riassestamento…la Juventus, da grande squadra quale è, con pazienza e forza di volontà, è riuscita a rialzarsi e a macinare punti su punti (attualmente il suo bottino è di 24 punti) fino a raggiungere il 5° posto a soli 7 punti dalla vetta. Un divario non troppo grande, considerando che siamo ancora ad inizio dicembre. In Europa invece (come per i biancocelesti) la Juventus ha sempre avuto un ottimo rendimento ottenendo la qualificazione agli ottavi con un turno di anticipo, in un girone non semplice e riuscendo a battere per ben 2 due volte una grande squadra come il Manchester City, confermando così che la finale dell’anno scorso non era un caso.
LA MINACCIA – Mario Mandzukic si è sbloccato, possiamo dire che è lui l’uomo simbolo della svolta bianconera: dopo un inizio difficile in cui non riusciva a trovare con la via della rete e che ha fatto emergere fortissimi dubbi sull’investimento fatto questa estate per portarlo a Torino, finalmente per il gigante croato l’incubo è finito diventando l’arma letale che tutti i tifosi juventini si aspettavano. SuperMario ha segnato 6 reti in stagione (ma 3 sono state realizzate nelle ultime 4 partite tra Campionato e Champions). L’attaccante ha iniziato con la rete di testa in Supercoppa, a Shanghai contro la Lazio. Poi nell’esordio in Champions League ha segnato al Manchester City, poi 1 gol all‘Atalanta, 1 all’Empoli, 1 ancora al City, 1 al Palermo. Virtualmente, ha dato alla sua squadra 12 punti e un trofeo, la Supercoppa appunto. Ora Sì che è SuperMario. Mandzukic e’ sicuramente un giocatore che può essere un valore aggiunto nell’attacco della Juventus con caratteristiche uniche e che può dare quelle doti nel gioco aereo ma anche di lotta e di intensità, proprio per questo Massimiliano Allegri lo schiera spesso e volentieri. Mario nel frattempo si gode la sua rivincita e spera di segnare alla Lazio il suo secondo gol dopo quello in Supercoppa a Pechino.
COME SCENDERANNO IN CAMPO – Massimiliano Allegri (complici anche le pesanti assenze a centrocampo) è assalito dai dubbi sul modulo da applicare, troverà una Lazio ferita e vogliosa di riscatto (senza dimenticare l’impegno di Champions contro il Siviglia martedì 8 dicembre) pertanto dovrà far muovere le sue pedine con grande accuratezza: 4-4-2, 4-3-3 o 3-5-2? Sembra prevalere quest’ultimo modulo, sopratutto alla luce della definitiva assenza di Sami Khedira.
Davanti a Buffon, il tecnico bianconero dovrebbe proporre il terzetto titolare Barzagli, Bonucci, Chiellini. Il centrocampo è il reparto che sta dando i maggiori problemi al tecnico livornese tra infortuni e squalifiche: per la sfida contro la Lazio di venerdì sera Allegri a centrocampo ha solo tre gli elementi a disposizione, vale a dire il rientrante Padoin oltre a Marchisio e Sturaro. I grandi assenti saranno Paul Pogba (causa squalifica) e Sami Khedira (per infortunio), convocato invece Lemina. Allegri si trova così con i soli Sturaro, Marchisio e Padoin, più il francese Lemina che però non può essere al 100%. Torna tra i convocati anche Asamoah proverà a strappare una maglia da titolare. In ottica Champions è probabile che sulle corsie esterne venga fatto un po’ di turnover e pertanto per la sfida contro i biancocelesti Allegri dovrebbe preferire come terzini fluidificanti Cuadrado e Alex Sandro, entrambi in vantaggio su Lichtsteiner ed Evra. Davanti, invece, c’è l’imbarazzo della scelta: salgono le quotazioni di Morata, anche se rimane in pole la coppia formata da Dybala e Mandzukic (quest’ultimo in grande forma trovando per ben 3 volte la rete in 4 partite tra Campionato e Champions). Se, invece, l’allenatore toscano dovesse optare per il 4-3-3, ci sarà Lichtsteiner come terzino destro, al posto di Barzagli, con Cuadrado spostato nel tridente offensivo. E non è escluso che la Juventus possa abbandonare il 3-5-2 dirottando su un 4-4-2 in cui troverebbero contemporaneamente spazio i vari Lichtsteiner, Evra, Cuadrado e Alex Sandro. Tutti in ottime condizioni e avere così una Juve fortemente votata ad un gioco da sviluppare sulle fasce.
PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2) – Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Cuadrado, Sturaro, Marchisio, Padoin (Asamoah), Alex Sandro (Evra); Dybala, Mandzukic (Morata) All. Allegri
Squalificati: Pogba
Indisponibili: Hernanes, Pereyra, Khedira
Ballottaggi: Evra 55% – Alex Sandro 45%; Padoin 60% – Asamoah 40%; Mandzukic 65% – Morata 35%; Dybala 60% – Morata 40%
Marco Lanari