La crisi della Lazio è causata soprattutto degli errori individuali dei giocatori, delle scelte tattico e tecniche dell’allenatore e dell’immobilismo della società. In questo FOCUS andremo ad analizzare il reparto difensivo per capire quali sono le responsabilità individuali dei giocatori e le cause che hanno portato i biancocelesti a subire una caterva di gol in questo primo scorcio di campionato.
STATISTICHE: 24 gol subiti (di cui 9 in due gare: 5 dal Napoli e 4 dal Chievo) in 15 gare. Media di 1,6 gol incassati.
PORTIERI
Marchetti – Il portierone di qualche anno fa è completamente svanito nel nulla. Federico, causa anche vari infortuni, non è più riuscito a tornare a grandissimi livelli. E’ stato spesso decisivo in passato, ma ultimamente i suoi errori hanno penalizzato la Lazio. Nel derby su Gervinho, contro il Milan e contro la Juventus su Dybala gli errori sono stati troppo eclatanti. Ha perso, inoltre, la grinta che era il suo punto di forza. Peccato perché questa involuzione gli è costata anche la Nazionale italiana.
Berisha – Etrit vive di alti e bassi. Contro il Chievo colpevole soprattutto sulla punizione di Birsa. Decisivo invece in Europa League. Vorrebbe giocare di più e prendere il posto di Marchetti (forse al momento meriterebbe di essere promosso titolare), ma deve trovare continuità di prestazioni. Il suo punto debole sono le uscite e il non infondere sicurezza al reparto arretrato.
Guerrieri – La giovane promessa proveniente dalla Primavera è rimasto soprattutto per la lista Uefa. forse un prestito sarebbe stato meglio sia per lui che per la società, così come sta accadendo per Strakosha.
DIFENSORI CENTRALI
De Vrij – Doveva essere lui il leader della difesa della Lazio. L’orange, dopo l’ottima annata dello scorso anno doveva di nuovo chiudere la porta agli avversari a suon di tackle. Peccato però che la sorte gli si è rivoltata contro. Infortunio in Nazionale, operazione e stagione finita. Grazie a lui, chiunque gli stesse accanto, appariva come un ottimo difensore. Senza di lui la retroguardia biancoceleste è allo sbando.
Gentiletti – L’argentino è irriconoscibile. Santiago, che sembrava essersi ripreso dopo il tremendo infortunio dello scorso anno, doveva far coppia con De Vrij. Ma senza di lui ha subito un calo evidente fatto di errori grossolani (vedi la brutta prestazione contro la Juventus). A tutto ciò si va ad aggiungere la pecca di essere un difensore lento e non in grado di impostare. Forse troppo sopravvalutato lo scorso anno, ora paga anche la cattiva condizione della squadra.
Mauricio – Purtroppo per il brasiliano gli aggettivi (negativi) sono terminati. Non ha mai convinto lo scorso anno ma, come per Gentiletti, gli errori passavano in secondo piano grazie alle chiusure di de Vrij. Oggi appare come un pesce fuor d’acqua. Troppo falloso (con conseguenti espulsioni), irruento, in cerca sempre del contatto fisico con l’avversario. Esteticamente non elegante, è un difensore che purtroppo non è adatto al calcio italiano.
Hoedt – Arrivato in estate con grandi aspettative, l’olandese ha dimostrato che deve ancora crescere molto. Alcune buone prestazioni, soprattutto in Europa League, ma anche l’umiliazione del San Paolo dove Higuain si è preso più volte gioco di lui. Sicuramente è tra i meno colpevoli del reparto arretrato, vista anche la giovane età. Speriamo che “sbagliando, impari”.
TERZINI DESTRI
Basta – Il serbo è il titolare della fascia destra. Anche perchè le alternative non sono certo all’altezza. Involuzione anche pr Dusan, che non è più il “treno” dello scorso campionato. Il problema è che la se la squadra non gira, le sue volate sulla fascia risultano innocue e prive di senso. A ciò si aggiunge anche uno sfortunato autogoal che ha dato il via alla rimonta dell’Atalanta, l’inizio delle 5 sconfitte in 6 gare della Lazio.
Konko – Poche le sue presenze e tutte in Europa League. Non è giudicabile e non può esser tirato in ballo in questa crisi laziale.
Patric – Chi l’ha visto? Per avere notizie su di lui bisogna andare su Google e scrivere il suo nome.
TERZINI SINISTRI
Lulic – il jolly di Pioli, ha iniziato da mezzala per poi esser arretrato a terzino sinistro con la bocciatura di Radu. Lui è risultato sempre tra i migliori (o tra i meno peggio?) del pacchetto arretrato e non solo. Senad corre, crossa, chiude, lotta. Ma la sfortuna era dietro l’angolo. Frattura del dito con rischio amputazione della falange. Erano l’unico che si salvava nella diroccata difesa biancoceleste.
Radu – Tremenda bocciatura per il rumeno. La disfatta di Napoli l’ha fatto retrocedere nelle gerarchie di Pioli. Persa la maglia da titolare a discapito di Lulic, persa la fascia da capitano a discapito di Biglia, Stefan ha iniziato la nuova vita da titolare in Europa League. Mai convincente quando è stato chiamato in causa, soprattutto nel derby dove ha rischiato a più riprese il rosso per eccesso di nervosismo. Da anni la lazio dovrebbe acquistare un nuovo terzino, ma la fiducia in Radu ha sempre bloccato ogni operazione di mercato. Forse è il momento di cambiare terzino, per sempre.
Braafheid – Escluso anche dalla lista Uefa, l’olandese, dopo alcune buone prestazioni dello scorso anno, è stato accantonato senza un motivo preciso. Forse un rapporto incrinato con Pioli? Nessuno lo sa. L’unica cosa certa è che il suo nome è costantemente legato alla panchina o alla tribuna.
Marco Corsini