Garantire cure odontoiatriche a tutti i cittadini del Lazio. E’ questo l’obiettivo del Decreto firmato dal presidente Zingaretti per la riorganizzazione dell’assistenza odontoiatrica nella nostra regione. Il provvedimento identifica destinatari, tipologia delle prestazioni e dei servizi da garantire, insieme alle forme e alle modalità di partecipazione alla spesa. In particolare, sono definite le condizioni di vulnerabilità sociale e sanitaria che danno diritto alle cure a carico del Servizio Sanitario Regionale (SSR), tenuto conto di quanto previsto dalla proposta di aggiornamento dei Lea e nello schema di intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni sul decreto del Ministero della Salute che introduce le condizioni di erogabilità alle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale.
In relazione alla vulnerabilità sociale il decreto introduce l’ISEE come criterio di accesso alle cure: per redditi inferiori agli 8mila euro le spese sono a carico del SSR; per redditi compresi tra 8mila e 13mila euro è prevista invece una compartecipazione alle spese con un ticket fino a 50,15 euro; per redditi tra 13mila e 20mila euro è previsto il pagamento delle prestazioni con uno sconto del 20% sulle tariffe aziendali. In tutti e tre i casi è escluso il costo del manufatto, dell’impianto e del materiale ortodontico. Viene inoltre demandato alla Direzione Regionale Salute l’attività di prevenzione primaria nella popolazione in età infantile ed evolutiva (0-14 anni), come presupposto per identificare coloro che dovranno accedere alla prevenzione secondarie a alle cure vere e proprie.
Dal 1 gennaio inoltre sarà attivo a Roma il più grande polo odontoiatrico europeo. La nuova struttura che sarà gestita dall’Umberto I nasce dall’integrazione strutturale e funzionale dell’ospedale George Eastman, attualmente gestito dalla Asl Roma A, con la Clinica odontoiatrica del Policlinico Umberto I.
“Con questi decreti – dichiara il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – si riorganizza l’assistenza odontoiatrica nel Lazio dotandola di un centro di riferimento a livello europeo, e si fissano criteri certi per ampliare l’accesso alle cure anche per le fasce economicamente svantaggiate. Il diritto alla salute, garantito dalla Costituzione, nel Lazio è sempre più esigibile”.
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