Un momento difficile in casa Lazio. Un punto in cinque partite ed un ambiente sfiduciato non sono certo il miglior modo per preparare la sfida ai campioni d’Italia, ma questo passa in convento. Pioli ed i suoi ragazzi si stanno preparando al big match di domani sera, vogliosi di riscatto e pronti a ripartire. In un atipico giovedì di vigilia, Pioli ha preso la parola nel centro sportivo di Formello. Questa la conferenza integrale:
In un momento come questo, la Juve ha qualcosa in più?
“In questo momento l’avversario conta poco. Non c’è tempo da perdere, dobbiamo portare a casa il risultato”.
È Davide contro Golia?
“O entriamo in campo cercando di non perdere oppure proviamo a fare la nostra partita, ora abbiamo solo una scelta: crederci”.
La Lazio è la squadra che sbaglia più passaggi. Questa squadra ha paura?
“Dal punto di vista mentale abbiamo vissuto momenti migliori. Però dobbiamo dare più alternative a chi è in possesso palla”.
Allegri ha detto che la Lazio vorrà riscattare le due finali persi, è un’ulteriore motivazione?
“Le motivazioni ci sono tutte, ma quella principale è derivata dalla nostra classifica. Affrontiamo una grande squadra, non mi importa il passato, guardo a domani sera”.
Come si spiega questa involuzione? Come si risolve il problema?
“Sicuramente tante situazioni non hanno funzionato, soprattutto è mancata la continuità di risultati e prestazioni. Questo ha fatto scendere un po’ l’entusiasmo. È presto per parlare di infortuni, mercato o impegni europei, manca tanto. Se ne esce fuori solo con i risultati, il lavoro non basta. Il mercato arriverà a gennaio e la società sarà pronta”.
Lulic lo ha sentito? Senza di lui la difesa a tre è impossibile ?
“L’ho sentito ieri e sono andato a trovarlo oggi. È sereno ma anche arrabbiato per l’incredibile fatto accaduto. Domani conta poco difesa a tre o a quattro, il compito tattico sarà solo uno: la compattezza. Faccio un grosso in bocca al lupo a Senad”.
La Lazio non segna mai nei primi 15′, come mai? È un problema di appoggio?
“Quando i numeri sono così ripetitivi è un problema. Stiamo provando in tutti i modi a cambiare anche questo dato. Non mi piace parlare di arbitri, ma oggi devo farlo: stiamo subendo troppi torti arbitrali. Siamo responsabili di errori individuali dei giocatori, ma vogliamo pagare solo per le nostre colpe. Lavoriamo con grande professionalità. Pretendiamo rispetto”.
Prima di Lazio Palermo ha detto che se la stagione fosse finita in quel momento sarebbe stato fallimento. Prima di Empoli, invece, ha detto di non vedere la situazione così disastrosa. Ci spiega meglio?
“Ciò che ho detto prima del Palermo lo ripeto anche oggi. Prima di Empoli avevamo pochi punti meno dello scorso anno, ma c’è tempo per rimediare. L’obiettivo è quello di tornare in Europa”.
Allegri varia molto l’attacco. Cosa ne pensa?
“Allegri ha a disposizione un reparto offensivo abbondante e complementare. Ma anche io ce l’ho, ed Allegri non sa chi schiererò”.
Mancini ha detto che la Lazio ha fatto più di quello che è nelle proprie possibilità, cosa ne pensa?
“Ho grande ammirazione per chi da lontano riesce ad avere tanta lucidità da esprimere certi giudizi. Lo scorso anno abbiamo fatto qualcosa di eccezionale, ma è in questo campionato che stiamo facendo peggio delle nostre possibilità”.
Klose più arretrato, è un caso?
“È un giocatore che ha un’intelligenza calcistica superiore alla norma. Può fare tutto”.
Il discorso sugli arbitri è stato fatto perché si gioca con la Juve?
“No, chiedo rispetto per noi, perché lo meritiamo”.
Probabile vedere la Lazio con due attaccanti?
“Non credo che l’atteggiamento dipenda da una posizione in campo più o meno alta. È questione di mentalità, non di uomini o tatticismi. Io credo che i miei giocatori questo lo sappiano. Portare più giocatori in area di rigore è indipendente dal modulo”.
Che idea si è fatto di questa apatia nel mondo Lazio?
“Sicuramente mi dispiace. Abbiamo tutti in mente ciò che avevamo creato pochi mesi fa. Vedere questa poca presenza anche allo stadio non aiuta. Per ricreare il clima abbiamo solo una via: i risultati”.
Parlavamo di arbitri, ha paura che “nel dubbio va sempre contro la Lazio”?
“Il perché non lo so, la sensazione però sì, è questa. Io voglio sia chiaro il mio concetto, vorrei essere responsabile solo dei nostri errori e delle nostre capacità. Non vogliamo più dire che certe decisioni ci hanno penalizzato”.
Si è parlato molto di possibili suoi successori, come la sta vivendo?
“Nel calcio è normale che senza risultati il primo responsabile è l’allenatore. Non posso controllare tutti gli eventi attorno alla squadra, posso solo cercare di indirizzarli nel giusto verso”.