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Chiesa: “Le assenze non giustificano il calo. Io alla Lazio? Magari!”

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A poco più di 24 ore dalla sfida tra Lazio e Sampdoria, la redazione di stopandgoal.net ha intervistato il doppio ex Enrico Chiesa che ha analizzato i problemi di ambedue le squadre. Chiesa ha cominciato dalla Samp: “Finora il cambio di allenatore non ha dato i frutti sperati. Per il momento è così, ci vuole tempo. Ciò che si evidenzia non è tanto il gioco, Montella purtroppo non ha la bacchetta magica, ma che la Sampdoria è una squadra che non riesce a reagire nei momenti difficili. Lo abbiamo visto col Milan e con il Sassuolo, dove hanno subito 4 e 3 gol. Vanno subito in difficoltà.

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Poi sulla Lazio: “E’ difficile spiegare questa involuzione ma non credo che qualche assenza giustifichi questo calo. De Vrij nella fase difensiva è come una attaccante che fa 20 gol, è fondamentale sicuramente. E’ un giocatore che dà importanza al reparto e dà sicurezze ai compagni. Ma è troppo semplice limitarci a questo. Da fuori è difficile analizzare. Sono gli stessi giocatori, l’allenatore è lo stesso. Anche lo scorso anno, comunque, non sono iniziati bene per poi crescere man mano. Credo che anche uscire dai preliminari di Champions abbia influito negativamenteE’ una questione mentale. Un conto è giocare in Champions League, un conto in Europa League. Guarda la Sampdoria: è uscita dall’Europa League e non si è ancora ripresa.

Il ritiro è sicuramente utile per il gruppo, ma non fondamentale per i risultati: “Ne ho fatti anche io, quando ero a Siena. Lo si fa in momenti delicati in cui si cerca di far gruppo. I giocatori potevano risolvere direttamente i loro problemi stando sempre insieme al posto di andare via alle 5 ad ogni allenamento. Non penso che il ritiro faccia vincere le partite. E’ sicuramente un percorso importante, dove si cerca di dare una sterzata, ma non è fondamentale.

Lo scorso anno Chiesa ha lasciato la Primavera della Sampdoria per tentare fortuna tra i grandi. Ad ora, però, l’offerta convincente tarda ad arrivare: “Ho ricevuto molte offerte, anche dall’estero. Preferirei però allenare in Italia e quindi per ora aspetto. Ero consapevole che, una volta lasciata la Sampdoria, avrei dovuto attendere l’offerta giusta. Non ho fretta. Se arriva l’offerta bene, altrimenti mi aggiorno, vado a seguire qualche partita di Serie B. La Lazio? Quando c’è un allenatore in bilico escono fuori 20/30 allenatori. E’ ovvio che mi piacerebbe allenare la Lazio.”

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