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Bomber stranieri e Serie A, amore a prima vista

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Higuain, Kalinic, Mandzukic, Dzeko, Bacca, Klose. Sono questi alcuni dei tanti nomi che si leggono nelle rose della nostra Serie A alla voce attacco. Tutti hanno un comune denominatore. Quale? Sono stranieri. Ma questo, va detto in totale sincerità, non rappresenta affatto una novità. Il rapporto tra i bomber di nazionalità estera e il nostro campionato è sempre stato di profondo amore. Basta pensare ai vari Ronaldo, Salas, Trezeguet, Shevchenko, Batistuta, Crespo e chi più ne ha più ne metta. È una tradizione destinata a confermarsi sempre più nel tempo.

Resistono, come dei veri e propri baluardi, i Toni, i Gilardino, i Borriello e i Matri e, dietro di loro, spunta qualche figura intetessante, come Berardi, Zaza e Pavoletti, ma, per capirci, sembrano lontani anni luce i tempi dei Vieri e degli Inzaghi, come ben conferma la nostra Nazionale, costretta ad affidarsi all’ “inglese” Pellè. Ma, tornando a parlare di bomber stranieri, c’è una classifica che è in grado di far capire ancor di più la loro importanza. Andiamo ad analizzarla.

I 50 gol in un singolo campionato sono un traguardo estremamente importante per un attaccante. Ma chi è stato in Italia colui che l’ha raggiunto nel minor numero di partite? Shevchenko, in 68. Seguono i due interisti Ronaldo e Milito, rispettivamente con 70 e 71. Sono serviti 78 match invece a David Trezeguet. Chiude la top five Gabriel Omar Batistuta. Il Re Leone ha realizzato 50 gol in 84 sfide. Subito dietro di lui, l’unico della top ten che ancora gioca in Italia, Gonzalo Higuain, che ha raggiunto questo speciale traguardo in 86 partite. Numeri, dati e statistiche che devono comunque far riflettere. L’Italia, forse, non è più patria da bomber? Probabilmente è così. Ma di sicuro rimane assoluta maestra nella loro importazione. Tanto alla fine, egoisticamente parlando, conta solo quel rotondo pallone che rotola in rete.

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