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Ballotta: “Lazio, a gennaio andranno prese decisioni drastiche…”

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Con Marchegiani portiere dello scudetto del 2000, fu protagonista di uno storico Juventus-Lazio che spianò la strada verso il secondo titolo ai biancocelesti. Dopo un altro Lazio-Juventus che ha aperto una delle crisi più nere degli ultimi anni per la Lazio, Marco Ballotta è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua“, partendo nel suo commento proprio dalla partita di venerdì sera:

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Vado un po’ controcorrente, l’altra sera nonostante la sconfitta ho visto segnali di crescita, ma per uscire dalla crisi serve un’inversione totale di tendenza che possa portare una serie di risultati utili. In queste situazioni si cambia registro cercando di capire se il cammino deve ancora andare avanti con il mister, che penso abbia sì le sue colpe ma non totalmente, e capire se ci sono giocatori da cambiare e se psicologicamente ci sono delle situazioni sulle quali intervenire. Il disagio probabilmente è ampio, solo con la chiarezza totale se ne può uscire fuori.

Si può ripartire dunque con convinzione da Pioli? “L’importante è che la decisione sia chiara e immediata. gennaio è alle porte e serviranno decisioni anche drastiche, se qualcuno non vuole più restare alla Lazio bisognerà trovare una soluzione. Anche Pioli deve avere il polso dello spogliatoio, riferire gli umori e comprendere su chi può contare o chi no. Sicuramente da qui a Natale dovranno arrivare dei risultati, altrimenti sarà complicato aggiustare le cose.

Soprattutto in difesa, con l’infortunio di De Vrij, la Lazio ha mostrato limiti. Secondo Ballotta come si può migliorare la fase difensiva? “Come tutte le squadre, in difesa la spina dorsale è importante: servono giocatori di carisma che al momento mancano la Lazio. Non vedo un giocatore in grado di prendere in mano la squadra e di essere un punto di riferimento per i compagni nei momenti di difficoltà. Purtroppo spesso i calciatori si trovano a pensare più a se stessi che alla squadra, è brutto a dirsi ma le dinamiche spesso sono queste.

Ma gli obiettivi sfumati ad inizio stagione possono avere avuto un’influenza decisiva sulla crisi? “Questo può essere riduttivo, perché il calcio è fatto di vittorie e di sconfitte e in un ciclo a lungo termine si deve capire dove mettere le mani sulla squadra per farla crescere e capire eventualmente le cose che non vanno.

Infine, l’analisi generale sul campionato: “Negli ultimi 30 anni non ho mai visto un campionato così equilibrato, sia nella parte alta sia in quella bassa della classifica. Tutto sembra possibile, in quest’ultima giornata si è visto che il Napoli non è abituato a stare lì davanti. Così come la Fiorentina che gioca però molto bene, la Juventus probabilmente tornerà a competere per il primo posto e la Roma ha i suoi problemi, mentre l’Inter sta aprendo un nuovo ciclo. In questo scenario fa rabbia vedere come la Lazio non ci sia, e avrebbe sicuramente potuto stare lassù. Sicuramente chi riuscirà ad esprimersi con continuità e a fare risultati con le piccole porterà a casa il titolo.

Fabio Belli

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