Dalla testa alla…quasi coda. Smaltite le feste la Lazio tornerà a lavorare con in mente un solo obiettivo: battere il Carpi. Una partita fondamentale, perché altrimenti, l’impresa di Milano, non avrebbe quasi senso. Una partita vissuta con il cuore in gola quella di Milano, dalla gioia del vantaggio iniziale fino al triplice fischio. Vincere a Milano sul terreno della capolista serviva alla Lazio, ai suoi tifosi e a tutto l’ambiente. Serviva per i punti, che erano (e sono) troppo pochi, ma serviva per dare uno scossone di entusiasmo a tutti, c’era bisogno di ritrovare la felicità nel giocare, da un lato, e la felicità di seguire 90′ in apnea dall’altro. Finito l’anno col botto….ora bisogna cominciare a dare quella continuità che Pioli predica da settembre. Battere il Carpi significherebbe cambiare definitivamente marcia, provare a guardare all’anno nuovo con una prospettiva migliore, che non necessariamente e quella della classifica. Provare a vincere ogni partita, pensando esclusivamente a quella e poi vedere, verso marzo, a che punto si è in classifica. Un Po quello che successe lo scorso anno quando, con un’impressionante serie di vittorie la Lazio cambiò marcia e iniziò il suo campionato straordinario. Perdere invece, significherebbe vanificare la vittoria di domenica scorsa, significherebbe sopratutto perdere quel briciolo di entusiasmo che ha portato nell’ambiente e tra i giocatori. Il momento è difficile, questo è certo, ma in casa con il Carpi non sono ammessi errori, commetterne sarebbe gravissimo. Pioli in questi giorni dovrà essere bravo a far capire che giocare nella scala del calcio, o in casa contro la penultima in classifica è uguale, l’approccio deve essere lo stesso. Noi tifosi vogliamo, anzi pretendiamo, di vedere undici ragazzi che entrano in campo con la voglia di attaccare alti, di recuperare palla e di sacrificarsi gli uni per gli altri, proprio come successo a Milano. Se poi sbagli un passaggio, fa niente, ma solo se poi corri come un forsennato per recuperare quel pallone. Se fallisci un gol praticamente fatto, ci disperiamo, ma se vediamo che poi fai mille scatti per provare a creare un’altra occasione da gol, fa niente. Ma quello spirito di sacrificio verso compagni e tifosi, no, non può mai mancare. Da Inter-Lazio a Lazio-Carpi deve cambiare solo anno, l’atteggiamento e la voglia deve essere la stessa, perché più del risultato è ciò che ha riportato brio ed entusiasmo in casa Lazio!
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