Una settimana di pausa per il campionato, in cui i tragici eventi internazionali hanno rubato la scena all’interesse per lo sport. Come è giusto che sia, anche se chi di dovere in casa Lazio non ha smesso di pensare alle difficoltà delle ultime settimane e a come superarle, quando il Palermo arriverà all’Olimpico domenica prossima.
Alla squadra e all’allenatore è stato detto un po’ di tutto, tra Milan e Roma. Inadeguati, ridicoli, poco attaccati alla maglia, prime donne, gruppo spaccato, spogliatoio distrutto, allenatore incompetente, scarso carattere, poca grinta, perdenti, eunuchi, commesse della Standa. E si potrebbre continuare per molto. Un vero disastro che ha fatto scattare la corsa alle accuse per l’ennesimo “scempio gestionale” di una società che avrebbe sostanzialmente composto un organico di brocchi, fatta di gente scontenta rimasta in catene dopo il casuale exploit dell’anno scorso e di giovani senza arte né parte, capitati in un ingranaggio più grande di loro e vittime della loro stessa inesperienza.
Una specie di squadra discount. Poi però dai un’occhiata alle notizie in giro e lo stracciamento di vesti cambia spartito: la squadra è talmente sfaldata, distrutta, spaccata, che sarebbe ormai in procinto di essere smantellata, probabilmente già a gennaio. Biglia è dell’Inter, 20 milioni più Ranocchia o qualche altra contropartita, giusto il tempo di capire quale potrebbe essere il nome in grado di fare incazzare più i tifosi. Candreva? 40 milioni e il Barcellona ci metterà le mani sopra, così come Louis Van Gaal sembrerebbe pronto a mettere le mani sugli “Stelipe“: Anderson più De Vrij a 40 milioni e passa la paura, l’olandese ve lo rimette in sesto lui. Unico problema, il City sarebbe disposto a offrire un quarantello solo per Felipe, bruciando così i rivali di sempre…
Ok, fermi un attimo: 20, 30, 40 e così via e in campionato siamo noni? Cioè, una squadra di fenomeni! E poi leggi ancora e scopri che Lotito si starebbe “mangiando le mani” perchè tra Parolo+De Vrij al Milan (50 milioni che sono finiti casualmente nelle casse della Roma, ma vi pare che scrivono certe cose per farci innervosire?) e Anderson allo United, avrebbe rinunciato a più di 80 milioni cash con i quali avrebbe potuto rifondare questa squadra ormai allo sbando (non parliamo poi di Biglia che era già del Real Madrid, come scrivono in moltissimi).
Insomma, la Lazio è una squadra “inadeguata“, ma a bocce ferme i suoi campioni vengono contesi a colpi di fantastiliardi, neanche parlassimo di Mas che compra il Paris Saint Germain e parte con le svendite. Diciamo invece che è da questa estate che la pressione attorno ai colori biancocelesti è massima, e passa anche attraverso questi paradossi. Nei momenti di sosta la Lazio svende “i suoi campioni” che riempiono le pagine di mercato. La fuga da Formello terminerà anche questa volta, magicamente, da domenica prossima, in cui i fenomeni si ritrasformeranno in pesi morti. E così via, e beato chi si accorgerà che qualcosa non quadra, in questo strano, stranissimo ragionamento.
Fabio Belli