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Supercoppa Primavera, Torino-Lazio 2-1: i biancocelesti cedono ai supplementari

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a Lazio si gioca all’Olimpico di Torino la sua terza Supercoppa Primavera consecutiva. Dopo la sconfitta del 2013 contro la Juventus e la vittoria nel 2014 contro il Chievo, i biancocelesti provano a difendere il trofeo contro un Toro che ha strappato lo scudetto Primavera ai rigori ai biancocelesti nella finale di Chiavari del giugno scorso. Inzaghi insiste sulla formazione che ha travolto l’Avellino in campionato e sul 4-3-3, con l’eccezione di Borecki convocato in Nazionale nel Toro out Segre, Procopio e Zenoni, quest’ultimo impegnato nelle giovanili azzurre.

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Al 6′ prima fiammata del Toro che inizia a buon ritmo la partita, con una percussione di Berardi che non riesce però ad arrivare coordinato alla conclusione (reclamando anche il penalty), consegnando la sfera a Matosevic. La Lazio risponde 3′ dopo con un tentativo di Palombi, debole e impreciso anche se l’attaccante laziale era stato abile nel liberarsi al tiro.

Si alzano da subito i ritmi agonistici, Quaglia e Candellone rimediano la prima ammonizione per parte della partita. Berardi tra le fila granata reclama al 21′ il secondo rigore ma il direttore di gara Mainardi di Bergamo non ha dubbi anche stavolta nel lasciar proseguire. La gara è vivace, ma le occasioni da gol vere e proprie scarseggiano, con la lotta tra i ventidue protagonisti che si concentra a centrocampo. Al 24′ la Lazio si fa finalmente viva in area granata con un cross col contagiri di Folorunsho, sul quale si inserisce alla perfezione Manoni: la girata dell’esterno di Bassano Romano manca però di poco il bersaglio. La Lazio insiste e al 33′ Murgia mette alla prova i riflessi di Zaccagno, costretto a parare a terra un suo insidioso sinistro.

I capovolgimenti di fronte comunque non mancano e il più attivo sul fronte granata, Berardi, serve un ottimo pallone ad Osei il cui diagonale, da ottima posizione all’interno dell’area di rigore biancoceleste, non manca di molto la porta difesa da Matosevic. Il primo tempo termina comunque senza ulteriori sussulti in una partita dominata dalla tattica, come ogni finale che si rispetti.

Nella ripresa pronti via e la Lazio passa in vantaggio: perfetto inserimenti centrale di Cardoselli che beffa i centrali granata e a tu per tu con Zaccagno non basta, permettendo ai biancocelesti di colpire a freddo. Il Toro accusa il colpo e al 6′ la Lazio manca una clamorosa occasione per il raddoppio: Palombi sfrutta bene gli spazi a disposizione e serve l’accorrente Manoni che può concludere a porta spalancata, ma la sua conclusione, deviata, clamorosamente manca lo specchio della porta. All’11’ nuova palla gol biancoceleste, con un colpo di testa ravvicinato di Rossi che viene sventato dalla grande risposta da Zaccagno, che si ripete sul conseguente calcio d’angolo su un tentativo aereo del capitano Mattia.

Il Toro prova a riorganizzarsi ma la squadra di Longo inizia a perdere metri su metri in difesa. La potenza di Palombi è devastante e al 18′ l’attaccante laziale costringe di nuovo al grande intervento Zaccagno. Proprio quando la partita sembra in controllo per i ragazzi biancocelesti, la difesa di Inzaghi si fa colpevolmente infilare e Berardi, proprio nel momento più inaspettato a un quarto d’ora dalla fine, riporta il risultato in parità. Ad accusare il colpo stavolta è la Lazio, e al 33′ Mattia trattiene in area Martino. Il rigore appare generosissimo, ma l’arbitro Mainardi non ha dubbi. Lo stesso Martino si incarica della trasformazione, ma il tiro è debole e centrale e con i piedi Matosevic riesce a sventare la minaccia. Un episodio che a questo punto congela la voglia di vincere delle due squadre: dopo 2′ di recupero arriva il fischio arbitrale che porta le due squadre ai tempi supplementari.

L’extra time parte con le due squadre ormai guardinghe: chi segnerà avrà la partita in pugno, i due allenatori lo sanno e le occasioni si bloccano fino al 9′ del primo tempo supplementare. Quando Palombi in mischia da posizione molto favorevole spara alto un pallone che sembrava pronto ad essere spinto in rete. E’ una scintilla che fa sbilanciare un po’ la Lazio, il Torino prova ad infilarsi negli spazi ed il neo entrato Bortoluz (in sospetta posizione di fuorigioco) si ritrova a tu per tu con Matosevic e non sbaglia.

Il Torino ha ormai in pugno la partita: inizia il secondo tempo supplementare e ci sarebbe anche il tris di Kobon, ma l’arbitro ravvisa una posizione di fuorigioco. Dopo 8′ arriva l’espulsione per doppia ammonizione per il capitano Mattia. Nei minuti finali l’assalto laziale non porta frutti e la Supercoppa Primavera, fra tanti rimpianti per gli errori sotto porta e alcune decisioni arbitrali, finisce tra le mani del Torino.

Fabio Belli

IL TABELLINO

TORINO – LAZIO 2-1

Marcatori: 46′ Cardoselli (L), 76′ Berardi (T), 104′ Bortoluz (T)

TORINO (4-3-1-2) Zaccagno; Carissoni, Mantovani, Auriletto, Origlio; Osei, Berardi (81′ Kobon), Piccoli; Edera; Candellone, Debeljuh [6′ Martino (86′ Bortoluz)]. A disp. Cucchietti, Morello, Tindo, Benedetti, Curti, Geraci, Tobaldo, Stanghellini, Dellino. All. Moreno Longo

LAZIO (4-3-3): Matosevic; Dovidio, Mattia, Quaglia, Germoni; Murgia, Cardoselli, Folorunsho (71′ Cinti); Manoni, Rossi (95′ Calì), Palombi. A disp. Borrelli, Lazzari, Cotani, Pedrazzini, Petroselli, Portanova, Miceli, Nolano, Collarino, Bezziccheri. All. Simone Inzaghi

ARBITRO: Mainardi (sez. Bergamo) ASS.: Novellino-Lombardi. IV: Curti.

NOTE. Ammoniti: 11′ Quaglia (L), 19′ Candellone (T), 32′ Piccoli (T), 64′ Rossi (L), 79′ Mattia (L), 81′ Origlio (T), 86′ Murgia (L) Recupero: 3′ pt, 2′ st.

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