Lazio, che succede? La luce in fondo al tunnel è impercettibile, i biancocelesti si fermano anche a Empoli. Basta un gol di Tonelli a inizio partita per atterrare la squadra di Pioli, inchiodata a quota 19 punti in classifica, e sfortunata con due gol annullati. Un solo punto nelle ultime cinque partite, quattro sconfitte e un pareggio. Si salvi chi può. Pioli cambia modulo e serve l’inedito 4-1-4-1, Felipe Anderson e Keita non sono al meglio e restano in panchina. Radu torna terzino sinistro, Candreva e Lulic sugli esterni con Djordjevic a guidare l’attacco. Due tabù da sfatare, anzitutto un mal di trasferta da curare. La Lazio non vince lontano dall’Olimpico in campionato dal 27 settembre, due mesi fa l’1-2 rifilato all’Hellas Verona. Poi il mal di vittoria, perché i biancocelesti arrivano al Castellani col magro bottino di tre sconfitte e un pareggio nelle ultime quattro partite.
Eppure l’inizio è da incubo e sembra non far dimenticare nessuno dei due tabù, al primo calcio d’angolo concesso l’Empoli strappa subito il vantaggio: l’ex romanista Paredes batte alla perfezione, Tonelli in tuffo beffa Marchetti. La squadra toscana non è più quella guidata dal tecnico Sarri, ma è aggressiva e ha voglia di tenere in pugno il gioco. I biancocelesti sembrano invece ancora alla ricerca del bandolo della matassa, con Milinkovic-Savic il più propositivo. Il serbo ci prova dalla distanza, Biglia su punizione, i quasi 2 mila tifosi laziali arrivati al Castellani non sono affatto soddisfatti: “Attenti a dove andate, so finite le serate”, lo striscione esposto nel settore ospiti. L’arbitro Fabbri comunque sembra in confusione, sorvola sul duro fallo di Livaja ai danni di Hoedt (già ammonito) e sulla gomitata di Tonelli che costa a Djordjevic una vistosa fasciatura alla testa. L’Empoli del secondo tempo è più stanco, la Lazio sa di dover vincere per non rimanere in un tunnel senza uscita. Pioli manda in campo Klose e Felipe Anderson per Radu e Milinkovic-Savic. Il romeno, prima di uscire, ci prova con un tiro di prima intenzione di nulla sopra la traversa. Poi anche Djordjevic sfiora il pareggio, stop e mancino al volo, reattivo il portiere a respingere. E’ una Lazio decisamente più offensiva, ma a poco serve il gol annullato a Klose – spaccata e rete su calcio d’angolo – per fallo su Skorupski. Esplode la contestazione dei tifosi biancocelesti, con cori ripetuti nei confronti della squadra, mentre il pareggio diventa un tabù: ancora l’attaccante tedesco vince un duello aereo e colpisce di testa, solo il miracolo del portiere dice di no. Gli ultimi dieci minuti sono un assedio della Lazio, aggressività e occasioni a ripetizione con la forza della disperazione. Eppure non basta a scacciare una crisi senza fine e a risollevare le sorti dei biancocelesti allo sbando. Che portano al seguito anche tanta sfortuna, con un altro gol – siglato sempre da Klose – annullato per fuorigioco.
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onte : Il Tempo