Un film già visto, un libro già letto, le stesse parole. La conferenza stampa di Pioli somiglia tanto alla letterina di Babbo Natale, con tante promesse e infarcita di buoni propositi; la classifica del campionato è amara quanto il carbone della Befana, ma in Europa League la situazione è più serena: la Lazio riparte dall’Europa per rialzare la testa dopo un mese da dimenticare. «È un momento delicato – ammette il tecnico laziale in conferenza stampa – i risultati e le prestazioni della squadra non ci stanno dando ragione, mancano fiducia e convinzione che d’ora in avanti dovremo ritrovare».
Col Dnipro basterà un pareggio per conquistare la qualificazione alla fase successiva, una vittoria garantirebbe anche il primato nel girone: «In Europa League abbiamo trovato formazioni che giocano a viso aperto, questo approccio ci agevola ed esalta le nostre caratteristiche». È una Lazio malata, ancora lontana dalla convalescenza che cerca di risolvere i propri problemi rinchiusa tra le quattro mura di Formello: «Quella del ritiro è una decisione presa dalla società e condivisa dall’allenatore. Questi giorni di ritiro serviranno per chiarirci, confrontarci e vedere dove poter migliorare. Bisogna sacrificarsi l’un l’altro, questa cosa per noi è determinante».
La Lazio dovrà tornare a essere squadra, e soprattutto dovrà ritrovare prestazioni e risultati: «Sto vedendo una squadra che vuol venirne fuori – conclude Pioli – un gruppo che vuol lottare e soffrire insieme». I biancocelesti ripartiranno con Alessandro Matri al centro dell’attacco per cercare di accrescere il rendimento offensivo. Ma anche l’ex attaccante del Milan fin qui non è stato in grado di dare un contributo significativo alla causa segnando soltanto tre gol in dodici partite: una media realizzativa non proprio esaltante che la punta lombarda proverà a implementare contro la squadra ucraina nonostante il suo scarno rendimento personale (solo 4 gol in 21 partite) nelle sfide internazionali: «Meritiamo il primo posto – sottolinea la punta laziale – vincere contro il Dnipro sarebbe importante anche in ottica campionato, darebbe a tutta la squadra una buona dose di fiducia. La situazione non è bella, ma possiamo ancora lottare su tre fronti. Il ritiro può far bene, ma non rappresenta la soluzione».
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onte : Il Tempo