Sembrava destinato ad essere l’anno della Lazio: terza in campionato a sorpresa ad un solo punto dalla Roma, qualificata ai preliminari di Champions a scapito del Napoli e con un gioco da far invidia a mezza Europa.
Dalle stelle alle stalle, complici i risultati a corrente alternata (nelle ultime quattro gare 3 sconfitte ed una sola vittoria in Europa) la squadra è entrata in crisi. Eppure i biancocelesti sembravano gli unici in grado di tenere il passo della Juve pluridecorata. La speciale classifica delle formazioni per rendimento del 2015 mostrata ad agosto, con Lazio e Juve regine, aveva convinto anche i più scettici.
La nuova stagione ha però messo la squadra davanti ad una nuova amara realtà. I biancocelesti non sembrano aver retto all’urto prima della sconfitta in Supercoppa Italiana con la Juve poi dell’uscita dalla Champions contro il Bayer Leverkusen.
Una doppia batosta che si è evidentemente riflessa soprattutto sul campionato. Se in Europa League la squadra di Pioli comanda il suo girone ed è ad un passo dalla qualificazione ai sedicesimi, in campionato annaspa. La conferma arriva dalla classifica aggiornata che non fa altro che certificare la crisi dei biancocelesti scivolati al 5 posto e raggiunti anche dalla Roma. Numeri che evidenziano come la squadra di Pioli non sappia pareggiare: su 34 gare ha ottenuto 19 vittorie, 3 pareggi e ben 12 sconfitte. Qualche giorno fa a Formello nel confronto con il diesse Tare, il tecnico ha incassato la fiducia della società. C’è la certezza che possa tirare fuori la squadra da questa situazione, ma alla ripresa alle parole dovranno seguire i fatti.
Da qui alla prossima sosta, quella di Natale, mancano 7 gare, 5 in campionato e 2 in Europa League. Un calendario alla portata, con la Lazio che giocherà ben tre sfide di serie A all’Olimpico, ma con le due insidie Juventus ed Inter da superare. Pioli non ha ricevuto nessun ultimatum, ma la vicenda Petkovic insegna che perseverare con Lotito può essere fatale.
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onte : Leggo