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opo l’ottima vittoria in Europa League, la Lazio si tuffa nella gara più importante della stagione: il derby. I biancocelesti vogliono ritrovare il passo per restare nelle vette della classifica. Non sarà certo impresa facile contro una Roma accreditata per lo scudetto. Stefano Pioli vuole anche il suo primo successo nella stracittadina dopo che l’anno scorso ha rimediato un pareggio e una sconfitta.
«Conta tanto, non siamo soddisfatti della nostra classifica. Conta per la partita in sé e per il nostro momento attuale».
Diventare grandi. «E’ quello che credo io, i miei giocatori hanno dei valori e l’abbiamo dimostrato, ma non con la c ontinuità necessaria. E’ quello che ci manca, cerco di analizzare il mio lavoro in modo obiettivo. Io ci credo in questa squadra, se vogliamo crescere sono questi gli appuntamenti dove dobbiamo farci trovare pronti. La trasferta in Europa ci ha fatto bene, così come ritrovare la vittoria. La squadra sdta bene, c’è la giusta miscela di concentrazione, determinazione e voglia di vincere la partita».
Tagliavento. «So che in passato ci sono state delle polemiche e decisioni non foprtunate, ma lo reputo uno dei migliori italiane. Arbitrerà al meglio».
Un derby senza tifosi… «E’ un peccato, il ricordo dei derby dell’anno scorso sono di uno stadio di passione e coreografie. E’ una situazione che vada risolta, non so come, ma credo che sia molto più semplice di come stia andando. Basta lasciare a casa i tifosi che non sono tifosi».
Dubbi di formazione. «Credo che troppe volte mi prendete sul serio, sto facendo tutte le valutazioni per le formazione. Ci sono state delle prestazioni che mi sono piaciute, devo capure quanto hanno inciso sulla condizione».
La partita più delicata. «E’ delicata, ma anche la scorsa stagione ne abbiamo avute. Questa può essere una partita della svolta».
Radu terzino. «La Roma è forte, lo sanno tutti e anche loro sanno che possono vincere. Hanno speso tanto, ma noi vogliamo vincere».
La pretattica di Garcia. «A prescindere dai giocatori, la Roma ha il dovere di vincere per quello che ha speso. Loro pensano di poterlo fare, vedremo».
Differenza con la Roma. «Sarà il campo a parlare, il derby esula dai pronostici, non ci sono favoriti. Sono partite che vanno vissute dall’inizio alla fine con concentrazione».
Tattica. «Ci sono tanti modi per interpretare le gare e affrontare gli avversari. Sappiamo che sono pericolosi se possono ripartire, sono situazioni che terremo in conto. Ma abbiamo il nostro modo di fare la partita e su quello punteremo».
Una Lazio diversa dal solito. «Noi abbiamo delle caratteristiche, dobbiamo sfruttarle. Bassi o alti, dovremo lavorare da squadra, con compattezza e pressione sugli avversari. Se le squadre di qualità giocano con spazio diventa difficile, dovremo costringerli a giocate sporche».
Insegnamenti. «Ogni partita dà delle indicazioni. Il fatto di non aver ottenuto i risultati che meritavamo vuol dire che siamo mancatui in qualcosa. Dobbiamo stare dentro la partita per 95 minuti, dovremo essee molto precisi in questo. Le partite si decidono negli episodi, soprattutto i derby. Ogni pallone è quello decisivo».
Senza il gol di Yanga Mbiwa… «Se mio nonno avesse avuto… (ride, ndr). No, non ci pensiamo. L’anno scorso abbiamo portato a casa risultati importanti, siamo chiamati a pretendere il massimo per far diventare positiva anche questa stagione. Vincere il derby potrebbe essere molto positivo».
Scelte a centrocampo. «Giocheremo in 11 e da squadra, al di là delle posizioni in campo. E’ determinante l’interpretazione della gara».
Uomo derby e Parolo. «Lo possono essere tutti, l’importante è che sia una della Lazio. Parolo ha fatto una buona settimana, sarà a disposizione per domani».
Fonte : Il Messaggero