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Lazio Nessun dorma

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La trappola è dietro l’angolo. A Trondheim si presenta la versione rimaneggiata di una Lazio già fiaccata nel morale e nell’autostima. Pioli lascia a casa gran parte dei titolari aggregando alla spedizione scandinava Candreva e pochi altri; sembra quasi una convocazione punitiva per il centrocampista di Tor de Cenci che sembra diventato il capro espiatorio di una squadra che non sa più vincere, l’unico responsabile di una stagione fin qui altalenante, «colpevole» di giocar bene solo con la Nazionale. Sulle sue spalle graverà il peso delle responsabilità nella notte norvegese. Lui, e pochi altri titolari cercheranno di portare a casa un risultato positivo evitando di compromettere il cammino europeo che vede i biancocelesti in vetta al girone: sono rimasti a Roma Marchetti, Lulic, Biglia, Felipe Anderson, Milinkovic e Klose, i prescelti per giocare il derby di domenica prossima. A Formello anche Mauricio che sconta un turno di squalifica. Pioli lo aveva detto apertamente al termine della sconfitta contro il Milan: conta solo il derby.

Nella conferenza pre partita contro il Rosenborg cerca di correggere il tiro senza troppa convinzione. «È un momento molto importante – sottolinea – ci giochiamo una buona possibilità per gestire il vantaggio di classifica. Dobbiamo dimostrare di poter camminare con continuità perché abbiamo dei valori importanti che dobbiamo mettere sul campo». Valori che per gran parte questa sera verranno preservati: tra i pali ci sarà Berisha, Konko e Radu agiranno sulle corsie esterne, Hoetd e Gentiletti saranno i centrali.

Probabile il cambio di modulo con un centrocampo a tre: Onazi e Cataldi verranno affiancati da Morrison come lascia intendere il mister laziale in conferenza. «Si sta allenando con intensità – sottolinea Pioli – lavora con maggior disponibilità rispetto al passato. Il fatto di non essere riusciti a trovare la continuità ha frenato la nostra crescita – continua – sarebbe un grave errore pensare di aver già raggiunto il massimo. Siamo tutti responsabili, è il momento di guardare avanti e di crescere anche attraverso i nostri errori». Ma sulla conferenza incombe il pensiero del derby, una sfida che vale doppio. Anzi, molto do più. «Non credo che possano essere le mie parole a caricare questa partita: siamo settimi in classifica, a sei punti dalla prima. Per forza di cose è diventata una sfida importante. Se vogliamo diventare una grande squadra dobbiamo essere in grado di sostenere certe pressioni». L’attacco graverà sulle spalle del serbo Djordjevic, all’esordio in Europa con la maglia biancoceleste. «Fisicamente sto bene – ammette il centravanti – spero di giocare di più nelle prossime partite. Lo scorso anno era molto più facile, oggi ci sono tre impegni a settimana, non siamo ancora pronti per affrontarli tutti e tre ai massimi livelli». In avanti, col serbo, ci saranno Candreva e Kishna. Calcio d’inizio alle 21.05, diretta tv (in chiaro) su Mtv canale otto del digitale terrestre e Sky Sport 3.

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