Ci siamo…la sosta è finalmente finita ed è di nuovo tempo di campionato, anche se dopo i recenti attentati di Parigi e il clima di terrore e di allerta che si respira è veramente dura ripartire o perlomeno ripartire con serenità…ma l’UEFA è stata categorica: SI GIOCA!!! E l’Italia insieme a tutti gli altri campionati europei si sta adeguando seppur con fortissime cautele.
Si torna così a parlare di Lazio:
I ragazzi di Pioli stanno vivendo un periodo decisamente negativo (per usare un eufemismo) e che sta creando non poco malessere tra i tifosi. Non solo per i risultati, spesso negativi (già 6 sconfitte quest’anno), ma sopratutto per il modo in cui i nostri beniamini in più di un’occasione hanno affrontato i vari avversari incontrati nel loro cammino. C’è stata un eccessiva alternanza di prestazioni sublimi che hanno fatto rivedere la bella Lazio dell’anno scorso “Brutta, Sporca e Cattiva“, a prestazioni che si fa fatica a ritenere tali. E’ decisamente ora di rialzarsi e lottare come questa squadra sapeva fare in modo subilime la scorsa stagione, e forse il destino le viene ancora una volta incontro…Domenica prossima di fronte alla Lazio ci sarà il Palermo, guidato dall’ex Ballardini, subentrato solo da pochi giorni a Iachini. Proprio quel Palermo che lo scorso anno fu un punto di svolta per i biancocelesti. Anche in quel caso la Lazio veniva da un periodo negativo e la vittoria con i rosanero (con la bellissima tripletta di Djordjevic e la rete di Parolo) diede il via a quella che molti ritengono come una delle più esaltanti stagioni biancocelesti. L’unica differenza (oltre che di calendario) e’ che questa Lazio appare troppo come una squadra sfiduciata e demoralizzata. I ragazzi di Pioli vogliono rialzare la testa e tornare ad avere fiducia per regalare ai tifosi biancocelesti le gioie che meritano. La sosta per le nazionali potrebbe essere arrivata nel momento giusto, le prove dei nazionali in giro per il mondo fanno ben sperare il tecnico emiliano oltre a dare una vera e propria iniezione di fiducia ai diretti interessati. I rosanero quindi possono essere ancora una volta quella scossa necessaria per ripartire alla grande e voltare definitivamente pagina. Come diceva il filosofo: “La vita è una serie di corsi e ricorsi…”, bene il Palermo chiama…è ora di rispondere…ancora!
IL CAMMINO DEI ROSANERO – Dopo il successo dell’anno scorso con Beppe Iachini i tifosi rosanero si aspettavano perlomeno una stagione di conferme nonostante la partenza del talentuoso Dybala (passato questa estate alla Juventus) e il capitano Barreto autentico metronomo del centrocampo rosanero. I 6 punti conquistati nelle prime due uscite contro 2 buone squadre come Genoa e Udinese sembravano confermare le aspettative. Poi il declino: dopo il pareggio con il modesto Carpi infatti, i rosanero ha incassato ben quattro sconfitte consecutive (contro Milan, Sassuolo, Torino e Roma), prima di vincere di nuovo con il Bologna in casa dei rossoblu (ultima vittoria in trasferta dei rosanero), vittoria che, insieme all’importante pareggio casalingo contro una Big come l’Inter hanno illuso i tifosi rosanero che ormai il peggio fosse passato, prima di perdere nuovamente contro il Napoli e una diretta concorrente per la salvezza come l’Empoli. Il Palermo ha ritrovato la vittoria nell’ultima partita prima della sosta nell’importante scontro per la salvezza contro il Chievo che hanno portato i rosanero agli attuali 14 punti, ma la vittoria non è stata sufficiente ad impedire l’esonero di Iachini da parte del vulcanico presidente Zamaparini, che come abbiamo visto ha deciso per il cambio di allenatore.
LE MINACCE:
- GILARDINO: L’esperienza dell’attaccante italiano e il suo animo da goleador che non muore mai, lo rendono sicuramente una potenziale minaccia che la retroguardia biancoceleste ha il dovere di non sottovalutare assolutamente anche se in dieci presenze fino ad ora con il Palermo ha messo a segno solo tre reti (contro Roma, Inter e Chievo), resta comunque un grande attaccante con il fiuto per il gol nonostante non sia ancora al top. Gila è in evidente ritardo fisico rispetto al resto del gruppo rosanero, ma migliora settimana dopo settimana e riesce comunque ad essere importante per la squadra nei momenti di maggior necessità. La Lazio, è uno dei bersagli preferiti dal “violinista”. Con i biancocelesti, il centravanti biellese non ha mai siglato reti banali. In questa stagione, l’attaccante è particolarmente motivato a fare bene. Infatti c’è in ballo la qualificazione all’europeo, che per lui potrebbe rappresentare l’ultima occasione per vestire la maglia azzurra.
- VAZQUEZ: Senza il gemello del gol Dybala, l’oriundo sta facendo più fatica dell’anno scorso, uscendo anche dai radar di mister conte che puntava molto su di lui. Le doti tecniche restano comunque indiscutibili e il nuovo tecnico potrebbe aiutarlo a trovare la vena realizzativa, perciò anche lui si candida di dirittto a potenziale minaccia per la squadra di Pioli.
COME SCENDERANNO IN CAMPO – Ballardini garantisce che in questo Palermo c’è qualità. Zamparini vuole vedere una squadra che “gioca”, quindi via il 3-5-2 tanto caro a Iachini. I rosanero, quindi, dovrebbero affrontare i biancocelesti con un 4-3-2-1. Davanti a Sorrentino, Ballardini ripartirà con la difesa a 4 con Rispoli e Lazaar esterni e Gonzalez a guidare il reparto affiancato da Andelkovic e Laazar. A centrocampo Hiljemark e Rigoni sono sicuri del posto, con quest’ultimo che sembra aver superato il problema allo zigomo. In cabina di regia, invece, potrebbe tornare titolare Jajalo, in vantaggio su Maresca e Chocev. Davanti Ballardini punterà su Quaison (che a detta di Zamparini è uno dei pochi che può fare la differenza) E i gol? Ci penseranno Vazquez e Gilardino.
Per la gara contro la Lazio il nuovo tecnico potrà rivedere tra i convocati Bolzoni e Morganella che hanno ripreso il lavoro col gruppo. Ai box Vitiello e Djurdjevic.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-2-1) – Sorrentino; Rispoli, Gonzalez, Andelkovic (Goldaniga), Laazar; Rigoni, Hiljemark, Jajalo (Maresca); Quaison, Vazquez; Gilardino. All. Ballardini
Squalificati: –
Indisponibili: Bolzoni, Djurdjevic, Vitiello