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Del Nero: “Lazio, è il momento di tirar fuori gli attributi!”

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Sugli 88.100 di Elle Radio è intervenuto un ex laziale dell’era di Delio Rossi, Simone Del Nero, con il fantasista che ha commentato l’ultimo ko biancoceleste ad Empoli.

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Da ex calciatore della Lazio ma cresciuto nel settore giovanile dell’Empoli, che idea si è fatto Del Nero della sconfitta di ieri: “E’ stata una partita un po’ confusa, con troppi errori arbitrali che hanno penalizzato la Lazio oggettivamente. Questo non deve essere un alibi ma è comunque un dato di fatto sul quale non si può sorvolare. Mi sembra che la freschezza dei giovani dell’Empoli abbia fatto la differenza.

Sicuramente l’arbitraggio ha influito pesantemente sull’andamento della partita, ma sembra altrettanto evidente che alla Lazio manchi quell’unione di intenti che nell’anno passato aveva fatto la differenza. Spiega Del Nero: “Ci sono dei periodi in cui è fisiologico avere dei cali di tensione. Basta una piccola scintilla a volte per far ritrovare l’entusiasmo. All’orizzonte c’è una partita fondamentale contro la Juventus, trovare un risultato positivo contro una squadra di questo calibro potrebbe rappresentare la svolta e soprattutto portare chiarezza in questo momento di confusione.

Al momento per la Lazio è venuto meno anche il rapporto con i tifosi, che era stato fondamentale anche quando la Lazio con Del Nero in squadra aveva conquistato l’accesso in Champions, obiettivo sfumato in questa stagione. “Ricordo che il supporto dei tifosi era fondamentale, perché ti faceva sentire sicuro dei tuoi mezzi. Sicuramente a livello di personalità qualcuno può soffrire le contestazioni: a me personalmente pesavano molto, ci sono giocatori col carattere simile al mio ai quali servono incoraggiamenti nei momenti difficili. Questo può valere anche per calciatori stranieri che non sono abituati alle pressioni che solitamente ci sono a Roma. Purtroppo quando non arrivano i risultati i malumori dei tifosi sono comprensibili: per far cambiare loro idea bisogna tirar fuori i cosiddetti attributi, per far tornare l’amore fra i tifosi e la squadra.

Sui giovani biancocelesti: “In una squadra come la Lazio è necessario un mix tra giovani di valore ed elementi più esperti. Una squadra come l’Empoli ha la possibilità di puntare su una squadra di soli giovani, la Lazio deve potersi affidare anche a giocatori di spessore per superare i momenti difficili. Il giovane che conosco meglio e mi ha impressionato di più è Keita, a volte mi chiedo perché non giochi più spesso. Deve crescere ma ha enormi margini di miglioramento. La personalità è importante per tutti, non solo per i giovani. Forse le pressioni romane possono essere deleterie per giocatori che ad esempio in questo momento stanno facendo bene con la loro Nazionale, ma qui soffrono: in questi casi si dice che il pallone comincia a scottare.

Fabio Belli

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