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CONFERENZA – Pioli: “Vogliamo vincere, e basta! Che peccato non vedere certe coreografie….”

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ccoci che, dopo una serie di alti e bassi da metà agosto ad oggi, siamo giunti al derby. A Roma si sa, è una partita che vale ben oltre i tre punti, che comunque mai come ora risultano fondamentali per entrambe le squadre. Domani ci si gioca la supremazia cittadina che, sulle sponde del Tevere, vale quasi come un trofeo. Pioli lo sa, ha imparato a conoscere Roma in tutte le sue sfaccettature anche quelle più contorte. Essere tornati a vincere in trasferta è passato (forse troppo) in secondo piano…ma che volete “Il derby è il derby”…..e allora via, si comincia.
Queste le parole del mister in conferenza stampa.

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Quanto conta questo derby?

“Conta tanto. Siamo arrivati a questo momento quando non siamo soddisfatto della classifica. Conta per classifica, e tanto altro.”

Ha spesso detto “per diventare grandi ci manca poco”. Siete pronti?

“Io credo di sì. Ci credo io e ci credono i miei giocatori. Sono obiettivo ed analizzo tutto, è troppo facile credere nella squadra quando vince, è più difficile ora. Ma io ho fiducia nei miei ragazzi, dobbiamo dimostrarlo domani. Ritrovare la vittoria ci ha fatto bene, i ragazzi hanno la giusta miscela di carica e serenità”.

Tagliavento come arbitro, cosa pensa?

“So che in passato ci sono state delle situazioni non favorevoli per la Lazio. Ma sono altrettanto convinto che sia uno dei migliori”.

Derby senza curve…?

“È un peccato perché ricordo l’anno scorso. Coreografie, soprattutto dei nostri tifosi, splendide. Non so come si possa risolvere, ma qualcosa va fatto. Credo sia più semplice di quanto si stia facendo pensare. Basta portare allo stadio solo i veri tifosi….”.

Ha scelto la formazione ? Qualcuno in campo giovedì lo ha convinto particolarmente?

“Sto facendo tutte le valutazioni, solo oggi ci alleneremo tutti insieme. Giovedì parecchi mi sono piaciuti, devo però capire quanto la partita sia ancora nelle gambe”.

È la partita più delicata della sua esperienza alla Lazio?

“In tutte le stagioni ci sono delle partite della svolta, questa può esserla”.

Grandi ali della Roma, Radu basso a sinistra?

“Sono sicuro che la Roma sia una squadra forte, ma credo che anche noi lo siamo. Loro vogliono vincere, ma noi non lo vogliamo meno”.

Florenzi, Maicon e De Rossi sono convocati, solo pretattica?

“Hanno investito tanto, ed hanno l’obbligo di vincere qualcosa questa stagione. Il loro monte ingaggi è molto più altro del nostro, ma mai come in un derby il risultato esula da ogni pronostico”.

Si può diventare grandi anche difendendosi e ripartendo?

“Certo. Sicuro noi abbiamo la nostra mentalità, ma consci delle forze e dei difetti avversari, si può far leva anche con quelle”.

La Roma gradisce chi la affronta a viso aperto…

“Ogni allenatore deve dettare la propria strategia alla squadra. Abbiamo certe caratteristiche che vogliamo sfruttare. Dobbiamo lavorare da squadra, e pressarli, che sia alti o bassi”.

I due derby dello scorso anno le hanno insegnato qualcosa ?

“Sicuramente ogni partita ti dà delle indicazioni. Non siamo riusciti a raccogliere quanto meritavamo. Riuscire a stare dentro alla partita per 95′ nei derby è fondamentale. Le partite si decidono sugli episodi, specialmente in partite come domani. Ogni pallone non “può essere” quello decisivo, lo è”.

Lo stadio semivuoto condizionerà le squadre?

“È un dispiacere e non farà bene a nessuno. Ma l’importanza della gara la si sente e la si percepisce ugualmente. Sarà una gara equilibrata da vivere per 95 minuti”.

Senza la sconfitta nel derby di ritorno, la Lazio sarebbe arrivata seconda. Ci pensa mai?

“Se mio nonno non avesse avuto…….. Non ci pensiamo. Abbiamo ottenuto ciò che abbiamo meritato. Pretendo il massimo come sempre, ma non mi guardo mai indietro. Con i se e con i ma non si va avanti”.

La Lazio avrebbe meritato il secondo posto?

“I risultati non mentono mai. Ora ci concentriamo sul presente e sul futuro”.

Dopo il Milan ha detto “penso già al derby non all’Europa League”. Perché?

“Nessuna paura di perdere il bandolo della matassa. Un allenatore maturo sa individuare i momenti giusti per dire determinate cose. Abbiamo preparato bene la partita di giovedì”.

A centrocampo vertice alto o basso a centrocampo?

“Giocheremo in 11, e dovremo farlo da squadra. Poi le posizioni contano poco…”

Chi secondo lei sarà l’uomo derby? Parolo?

“Tutti possono essere decisivi, l’importante è che sia dei nostri. Parolo sta bene, si è allenato in settimana, penso che possa essere disponibile”.

 

Stefano Gaudino

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