Superata la pausa delle nazionali si torna a pensare al campionato, seppur in un clima di paura e allerta dopo i terribili attentati di Parigi che hanno scosso il mondo, ma come ha imposto l’UEFA: “Lo Show deve andare avanti, SI GIOCA!”.
La Lazio riparte dalle tre sconfitte consecutive che hanno creato non poche preoccupazioni al popolo biancoceleste e queste due settimane di stop sono state utili per spezzare la tensione e, visto l’andamento elevato di molti biancocelesti in nazionale, questo potrebbe portare effetti positivi. Domani alle ore 15 i biancocelesti affronteranno il Palermo dell’ex Ballardini allo Stadio Olimpico, in una partita da vincere, a tutti i costi per interrompere la serie di risultati negativi. Oggi alle ore 13 ha parlato il mister Stefano Pioli in conferenza stampa, queste le sue dichiarazioni:
I numeri ci hanno lasciato una situazione di crisi. Dopo la sosta da dove si riparte?
Come tutte le soste abbiamo sfruttato queste sue settimane per lavorare. Mi sono stancato di dire che ci siamo allenati bene, voglio vedere in campo la squadra che conosco. Dobbiamo cambiare. La classifica non è quella che vogliamo. Non bastano qualità tecniche, ci vuole altro.
L’anno scorso ci diceva in anticipo ciò che sarebbe successo. Questo campionato i suoi input non sono stati seguiti cosa è cambiato?
La squadra non è scarica. Se finisse oggi il campionato sarebbe un fallimento. Ma mancano ancora 26 partite e voglio che la mia squadra le affronti con uno spirito diverso.
Il tempo delle attese è finito?
Sicuramente il cognome non conta, ma conta lo stemma. Non parlerò mai di singoli, è il gruppo che deve rispondere. Giocherà chi ha più voglia di giocare e di aiutare la squadra, a prescindere dal cognome.
Le stagioni dopo grandi risultati per la Lazio sono sempre difficili. Perché?
Posso parlare solo della mia esperienza. Ad oggi la mia seconda stagione a Roma non può essere positiva. Ma per fortuna manca ancora tanto.
Se ne parla tanto…perdere un pezzo importante a Gennaio sarebbe importante?
Tutti sono importanti, nessuno indispensabile. Sceglierò chi gioca anche in base alla motivazione, ma al momento non riscontro situazioni particolari.
Perché è mancato lo spirito giusto? Si sente responsabile?
È ovvio che mi sento responsabile. Sono io che alleno, motivo e scelgo la squadra. In tante situazioni dovevamo portare a casa qualcosa che non abbiamo ottenuto. Nello sport l atteggiamento fa la differenza, e questo non possiamo più permettercelo.
Dopo 12 fare mai un gol nei primi 15′ del primo o del secondo tempo…
Sicuramente è un problema, ma per atteggiamento parlo anche di pressing, e siamo secondi solo alla Fiorentina.
Marchetti non rinnova, la preoccupa? Ha parlato con il ragazzo?
Per Marchetti l’aspetto contrattuale non mi importa, se vedo un giocatore motivato a me non importa nient altro.
Dopo il derby si è confrontato con Lotito?
I confronti sono continui, sia nei momenti positivi che negativi.
Domani Milinkovic che ruolo avrà?
Se sarà della partita potrà giocare ovunque, più avanti o più indietro.
Ha parlato di voglia di sacrificarsi, Keita?
Potrebbe essere lui, si. Ho tenuto tutti sulla corda, solo oggi pomeriggio comunicherò alla squadra le mie scelte. Non è importante chi giocherà, ma come e che atteggiamento avrà.
Candreva in nazionale risorge. Come se lo spiega?
Ho parlato chiaro in precedenza, non parlo del singolo giocatore. Il singolo si deve mettere a disposizione del gruppo. Candreva come tanti altri deve dare di più.
Il Palermo con il cambio di allenatore come se lo aspetta?
Penso che vista la nostra situazione ci siamo dovuti concentrare più su di noi che su altro. Conosciamo i giocatori del Palermo, che hanno qualità, ma noi siamo la Lazio e sappiamo cosa vogliamo dalla partita di domani.
Stefano Gaudino & Marco Lanari
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