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Ceravolo: “Candreva è molto legato alla Lazio e difficilmente…”

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Franco Ceravolo, direttore sportivo del Palermo nella scorsa stagione, è intervenuto ai microfoni di Lalaziosiamonoi.it . L’ex dirigente, nel corso della lunga intervista, si è soffermato anche sulla questione Candreva.

Dopo i tragici fatti che hanno sconvolto la capitale francese con quale stato d’animo si riscende in campo? “Ciò che è successo a Parigi ha scosso un po’ tutti. La situazione è alquanto triste e dolorosa, la gente in questo momento è angosciata, mi auguro che tutto possa tornare al più presto alla normalità”.

La Lazio, dopo tre sconfitte consecutive tra cui il derby, è chiamata a rialzare la testa: “Il calcio è fatto di momenti positivi e momenti no. I biancocelesti, dopo un momento fantastico di gioco e di risultati, stanno ora attraversando un periodo negativo. I risultati non aiutano e ci si interroga sui motivi della crisi. Credo che per il titolo sia una questione tra Fiorentina, Inter, Juventus, Napoli e Roma. La squadra di Pioli ha un parco giocatori con enormi potenzialità, credo che sia in grado di riprendersi. L’obiettivo principale è quello di crescere anno dopo anno ed i biancocelesti hanno tutte le caratteristiche per disputare un ottimo campionato”.

La società biancoceleste deve intervenire sul mercato per sostituire l’olandese De Vrij: “La Lazio si deve rinforzare, l’ho sempre sostenuto. Circolano vari nomi ma i biancoelesti non hanno bisogno di consigli, hanno dirigenti capaci che sanno cosa fare. Credo che qualcosa nel prossimo mercato succederà, già sapranno come e dove intervenire”.

Domenica ospite all’Olimpico il nuovo Palermo di Ballardini: “l rosanero hanno una squadra competitiva, possono disputare un campionato tranquillo, senza problemi eccessivi. La squadra siciliana può fare meglio della scorsa stagione. Ma dipende anche dagli episodi, sono quelli che determinano i risultati. Il cambio del tecnico, di solito, genera una scossa positiva nell’ambiente, specialmente in quei giocatori che con il tecnico precedente hanno goduto di meno visibilità e che ora potranno mettersi in mostra. L’obiettivo stagionale dei rosanero è un campionato da metà classifica. Il Palermo ha calciatori di un certo livello, può uscire dalla crisi senza problemi”.

Lei conosce bene Candreva visto che nel 2008 lo portò a Livorno: “Per molti anni ho lavorato per la Juventus e l’ho visto in molti incontri con la Nazionale di Serie C; già a quei tempi aveva delle grandi potenzialità. L’Udinese riuscì ad assicurarselo e noi fummo bravi a portarlo in prestito a Livorno. Mi ha sempre impressionato per le sue qualità, non riuscivo a capire come mai nessuno lo avesse notato e fosse ancora in Serie B. All’inizio ebbe problemi a trovare la posizione in campo ma, sia in mezzo al campo che sulla fascia, faceva sempre la sua parte. Anche a livello umano ha una gran personalità. Sono contento per ciò che sta facendo, è stato perseverante, voleva fare il calciatore a livelli importanti e ci è riuscito. Avevo capito che aveva grandi potenzialità ed i fatti mi hanno dato ragione”.

In questa stagione però non è il miglior Candreva: “Ogni giocatore aspira a migliorarsi ed a giocare per grandi traguardi. Antonio ha 28 anni, si trova in una squadra importante, la Lazio ha un grande passato ed è una realtà conosciuta anche in Europa. Poi è ovvio che giocando bene a certi livelli si attirino le attenzioni di club importanti – con budget enormi a disposizione – che propongono contratti a cifre superiori. Ed è normale, di conseguenza, che qualsiasi calciatore a queste condizioni può avere un attimo di smarrimento ma lui è molto legato alla Lazio e rispetterà quelle che sono le volontà della società biancoceleste”.

 

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