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Cagni: “Con Lotito la Lazio è cresciuta grazie alla programmazione, serve fiducia”

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Sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” l’ospite del giorno è stato Luigi Cagni. L’ex tecnico in seconda della Sampdoria, uno dei decani fra gli allenatori italiani, ha parlato della situazione della squadra di Pioli con un occhio di riguardo sull’impegno di stasera contro il Dnipro e a quello di domenica scorsa contro l’Empoli, squadra che Cagni nel 2007 ha portato in Europa.

Sulla partita di domenica: “Il gruppo dovrà dare una mano a Pioli, ma ricompattandosi la Lazio potrà risolvere i suoi problemi. La gara con l’Empoli sarà difficile ma potrà essere anche meno complicata di altre perché non è una squadra che si chiude, ama giocare a calcio e pur essendo pericolosa in attacco, potrà magari concedere qualcosa in più ai biancocelesti. Ci sono dunque le possibilità per riscattarsi, l’incognita potrebbe essere la partita di Europa League, visto che ho letto che Pioli non farà grande turn over e dunque la stanchezza potrebbe pesare sulle gambe dei biancocelesti“.

La Lazio comunque ha mostrato un’involuzione evidente rispetto alla passata stagione. Questo il motivo secondo Cagni: “Gli infortuni e la preparazione sballata per Supercoppa e preliminari di Champions sono stati secondo me fattori determinanti. Forse la Lazio sperava di raccogliere i frutti del lavoro della passata stagione, invece la mancanza di risultati ha aumentato la pressione e i malumori, che in una piazza come Roma sono sempre molto amplificati“.

Poi sul suo collega emiliano: “Pioli è un allenatore che si è fatto da solo, ha affrontato una lunga gavetta per arrivare dove è arrivato. Secondo me è l’allenatore adatto per affrontare una situazione così difficile. Anche l’ambiente secondo me è giusto per le sue qualità umane”. Mentre sulla società: “Da quando Lotito è arrivato alla presidenza della Lazio la società è andata crescendo grazie alla programmazione. Il club è molto attento al mantenimento della situazione economica e sta dimostrando di avere un progetto. Purtroppo economicamente la Lazio non può sostenere il passo di squadre costruite per lo scudetto come Inter e Juventus.

Sui giovani della Lazio: A partire da Cataldi i giovani biancocelesti hanno dimostrato sul campo di possedere grandi qualità. Ma prima di giudicare i singoli bisogna valutarli sul lungo periodo, a volte i giovani giocano le prime partite in Serie A sulle ali della spensieratezza, ma poi devono confermarsi. Puntare sulla linea verde è sicuramente positivo“. Sulle italiane in Europa Cagni afferma: “Sicuramente in Champions sulla carta non si può competere con Bayern Monaco e Barcellona. Ma in tutte e due le Coppe ci sono buone prospettive per le formazioni del nostro paese. Anche in Europa League Lazio, Fiorentina e Napoli possono arrivare fino in fondo, anche se nella fase ad eliminazione diretta il livello di difficoltà aumenterà esponenzialmente. Per la Lazio ora sarà importante far passare questo periodo. L’importante è che squadra e allenatore dimostrino unità d’intenti“.

Anche in campionato c’è un grande livellamento: l’ex allenatore dell’Empoli non sa chi indicare per lo scudetto: “Ho difficoltà ad indicare una favorita, perché so che i campionati si vincono negli ultimi tre mesi. Sotto il profilo mentale e qualitativo l’Inter mi sembra avere qualcosa in più, vedo difficile un rientro definitivo della Juventus per il primo posto, anche se i bianconeri sicuramente cresceranno.

Fabio Belli

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