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Raffaele Sergio: “Positivo il passaggio del turno in EL, ora spazio al campionato”

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Raffaele Sergio, terzino sinistro biancoceleste della fine degli anni ’80, è intervenuto in collegamento telefonico a LazioStyleRadio, per analizzare il momento della Lazio dopo la bella vittoria in Europa League che ha garantito il matematico primo posto del girone ed in vista della trasferta di Empoli. Proprio la vittoria in Europa League può dare fiducia ai biancocelesti in vista del proseguio della stagione: “La cosa più positiva è aver passato la partita di Europa League. Ora si può lavorare con più tranquillità e gestire meglio le energie. La situazione Europa, archiviata, lascia spazio al campionato e alla ricerca della continuità. In questo mese si giocheranno ancora molte partite, questo risultato deve aiutare a ritrovare la consapevolezza dei propri mezzi. La Lazio può farlo, forse il suo problema era proprio non aver trovato l’equilibrio“. Domenica la delicata trasferta di Empoli: “Contro l’Empoli il livello di difficoltà aumenta, i toscani hanno dato dimostrazione di essere una squadra molto dura, non sarà facile stanno facendo benissimo. Il ritiro ha fatto bene alla Lazio, bisogna calarsi nella dimensione che tutti devono fare la propria parte, senza parlare troppo. I ragazzi devono farsi trovare pronti. Non bisogna fare polemiche se si rimane fuori, anzi, mi sembra ci sia spazio per tutti. Giampaolo è un allenatore molto preparato, ha dimostrato di essere un maestro di calcio, quando alleni i giovani il tuo obiettivo è essere un maestro. L’Empoli gioca con il classico trequartista, Saponara, ed è una squadra molto organizzata. Secondo me la situazione andrebbe affrontata imponendo il proprio gioco. La Lazio si sta adattando troppo sull’avversario che trova davanti. Bisogna ritornare ad attaccare sempre e comunque come faceva la scorsa stagione. La forza di una squadra nel non subire gol sta a centrocampo. Qualità e quantità a centrocampo vogliono dire perfezione”. La Lazio di quest anno appare la brutta copia dei quella della scorsa stagione, Sergio prova a capirne i motivi: “Rispetto alla scorsa stagione, si cerca meno la giocata in avanti, sono d’accordo con Pioli sul fatto che bisogna avere un giro palla veloce e avere pazienza per concretizzare al meglio. Per fare questo i ragazzi devono ritrovare l’umiltà di una volta, che ti permette di fare il salto di qualità. In Italia abbiamo un aspetto tattico importante, vincere le partite non è facile. In Europa giocano con degli spazi differenti, lasciano più spazio in campo, ti fanno giocare di più“.

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