Jaap Stam è un nome che ancora oggi fa brillare gli occhi ai tifosi biancocelesti e a poco più di 3 giorni dalla delicata sfida tra la sua Lazio e il suo Milan non si poteva non pensare a lui…
E’ stato uno dei difensori più forti che ha vestito la maglia della Lazio e possiamo dire, con scarso rischio di smentita, che insieme ad Alessandro Nesta (alla Lazio prima e al Milan poi) ha formato la coppia di difensori più forte del Mondo…coppia che purtroppo i tifosi hanno potuto ammirare soltanto per pochissimo tempo. Jaap era un difensore straordinario, un colosso di 1,91 m che riusciva ad abbinare con estrema facilità potenza ed eleganza…e al tempo stesso aveva una grande rapidità e corsa…cosa impensabile per un giocatore così possente. E, a dispetto della sua statura, riuscì a ricoprire con grande bravura il ruolo di terzino. Non è un caso se è stato considerato uno dei difensori più forti nel panorama europeo per molto tempo. L’ex giocatore di Lazio e Milan ha rilasciato una bellissima intervista ai microfoni del portale Lalaziosiamonoi.it, queste le sua parole:
L’ESPERIENZA DA ALLENATORE DELLE RISERVE DELL’AJAX – “È un’ottima scuola di apprendimento, bisogna prevenire perché la situazione è sempre differente! I giocatori provengono dalle giovanili e dalla prima squadra, la squadra è quasi sempre diversa”.
L’ACADEMY DELLA LAZIO – “Penso che sia importante che la Lazio costruisca un’accademia giovanile di livello. Tutto ciò che si basa sul modello olandese non può che essere positivo. Questo significa che vogliono praticare un calcio attraente”.
LA LAZIO DI PIOLI – “Seguo ancora la Lazio, è un club in cui mi è piaciuto giocare. Avevamo una grande squadra, un grande staff e tifosi speciali. Sono stato molto felice a Roma. Penso che farà molto bene e spero che possa raggiungere le prime tre posizioni. Per vincere lo Scudetto serve anche un pizzico di fortuna, non si sa mai…”.
DE VRIJ EMBLEMA DI UNA LAZIO ORANGE – “È vero, ci sono tanti giocatori olandesi alla Lazio. Credo che sia molto attiva in Olanda a livello di scouting ed è positivo se vuole giocatori bravi tecnicamente. Stefan sta facendo bene con la maglia della Lazio, non so se necessiti di un intervento chirurgico. Non è un giocatore simile a me, abbiamo qualità differenti”.
WESLEY HOEDT – “È un difensore talentuoso e ha bisogno di giocare tante partite per abituarsi ad affrontare grandi attaccanti ed imparare come si gioca. In questo modo potrà leggere meglio la partita ed anticipare le situazioni”.
KISHNA – “Per Ricardo vale lo stesso discorso, deve giocare tante partite e tenersi in forma. In questo modo può migliorare nel tipo di calcio che si gioca in Italia”.
RICORDI DI LAZIO – “Ho tanti bei ricordi della Lazio, in particolar modo il team manager Maurizio Manzini. Ha fatto tanto lavoro per me quando sono arrivato alla Lazio“.
QUEL MANCHESTER U. – LAZIO – “In quel momento avevano una squadra grandiosa e meritarono di vincere. Ma ad essere sincero, non posso dire che fosse la squadra più forte del mondo”.
IN BIANCOCELESTE SOLO UNA COPPA ITALIA NEL 2004 – “Vincere la coppa è stato grandioso. Ma il club aveva molti problemi in quel periodo, diversi giocatori furono venduti. Naturalmente avremmo voluto vincere di più ma penso che in quelle circostanze ci siamo comportati bene. Ci furono anche diversi avvicendamenti in panchina”.
LA NOMEA DI DURO – “Talvolta queste cose succedono durante una partita. Non sono il tipo di giocatore che fa male ad un avversario di proposito. Sono un giocatore che ha sempre voluto vincere partite e premi, entro i limiti delle regole”.
TORNARE IN ITALIA DA ALLENATORE? – “Sì, mi è piaciuto molto giocare in Italia e se ci sarà la possibilità di allenare lì, la prenderò sicuramente in considerazione”.
MESSAGGIO AI LAZIALI – “Ho amato il modo in cui cantavano il mio nome e mi supportavano. È difficile trovare tifosi come questi. Posso solo dir loro di continuare a supportare la squadra, in questo modo daranno una spinta importante ai giocatori in campo”.