LAZIO-FROSINONE 1-2
Marcatori: 45’+1′ Murgia (L), 52′ Volpe (F), 69′ Volpe (F)
LAZIO (4-3-1-2): Matosevic; Dovidio (64′ Folorunsho), Germoni, Borecki (74′ Bezziccheri), Prce; Cardelli, Palombi, Rokavec (46′ Manoni); Murgia; Rossi, Calì. A disp. Lazzari, Quaglia, Cinti, Pedrazzini, Cardoselli, Nolano, Beqiri, Cotani. All. Farris.
FROSINONE (4-4-2): Faiella; Belvisi, Iafrate, Gargiulo, Tomassetti; Ranelli, Toti, De Santis (80′ Tribelli), Preti (76′ Trani); Trillò, Volpe. A disp. Kucich, Contucci, Antonini, Pugliese, D’Aguanno, Modesti. All. Coppitelli.
b>ARBITRO: Camplone (sez. Pescara).
ASS.: Ruggieri -Campitelli.
NOTE. Ammoniti: 9′ Germoni (L), 14′ Iafrate (F), 43′ Cardelli (L), 72′ Folorunsho (L), 74′ Ranelli (L) Recupero: 1′ pt, 5’st
E alla fine, arrivò lo scherzetto di Federico Coppitelli a Simone Inzaghi. Il Frosinone infligge la seconda sconfitta in campionato ai biancocelesti, la prima tra le mura amiche. E’ presto per parlare di Lazio in crisi d’identità, ma qualcosa dovrà cambiare per non vivere una stagione lontana dagli straordinari standard di rendimento degli ultimi anni.
Inzaghi squalificato, in panchina c’è Farris e in campo torna Prce al centro della difesa mentre Palombi viene confermato arretrato alle spalle della coppia Rossi-Calì. La prima occasione della partita dopo 5′ è di Prce che scalda i guanti di Faiella. La Lazio domina letteralmente la prima mezz’ora di gioco e al 20′ e al 25′ Rokavec va molto vicino al vantaggio. Prima è Faiella a superarsi sulla conclusione dello sloveno, quindi su assist di Rossi la conclusione finisce fuori d’un soffio. Tanti errori che rischiano di costare cari alla Lazio quando dopo la mezz’ora il Frosinone va vicinissimo al vantaggio con De Santis su un repentino capovolgimento di fronte.
Le ripartenze sono il punto di forza dei ciociari, ma il finale di primo tempo della Lazio è veemente quanto l’inizio e alla fine arriva il gol. La rete si gonfia in realtà a cinque minuti dall’intervallo, con Palombi che risolve una mischia in area ma a gioco già fermo. Quindi è Rossi, oggi particolarmente vivace da rifinitore, a imbeccare alla perfezione Murgia: l’inserimento del centrocampista è perfetto, ed arriva un vantaggio obiettivamente meritatissimo.
Le nubi scure addensatesi dopo il pari contro il Latina sembrano diradarsi, e invece la Lazio si ritrova gelata in apertura di ripresa. Farris inserisce Manoni al posto di Rokavec, ma al 7′ Matosevic sbaglia i tempi dell’uscita e consente a Volpe di appoggiare comodamente in rete per l’uno a uno. Il vantaggio tanto faticosamente costruito nella prima frazione di gioco sfuma, e gli aquilotti iniziano a farsi prendere dal nervosismo. Il Frosinone dalla sua guadagna metri e rispetto ai primi 45′ inizia a farsi vedere con maggiore insistenza dalle parti della porta laziale. Eppure è Calì a sfiorare di nuovo il vantaggio al 20′, con un’insidiosa conclusione che si stampa sul palo.
5′ dopo, punizione per il Frosinone: si incarica della battuta Preti che scodella un pallone perfettamente controllato da Volpe, che realizza la doppietta personale scaricando in rete un pallone dal sapore storico per il Frosinone. Mai infatti la Primavera gialloazzurra ha battuto quella biancoceleste: e se a Latina la Lazio era riuscita ad evitare la sconfitta con un finale veemente, stavolta la reazione è confusa e disordinata. A 10′ dalla fine l’invenzione giusta è di Palombi, che mettere Manoni in perfette condizioni per battere a rete, ma il pallone finisce fuori di un niente. Segno che non è giornata: e mentre il Frosinone festeggia una vittoria straordinaria, la Lazio resta inchiodata a quota otto punti, bottino troppo magro col secondo posto ora lontano cinque lunghezze.
Fabio Belli