Mister Pioli dopo la partita shock contro il Napoli ha invertito la rotta e da lì ha conquistato quattro successi consecutivi, fra coppa e campionato. Un bel ruolino di marcia per il mister emiliano che non nasconde le su abizioni alla guida della Lazio: “Il sogno e l’obiettivo è quello di vincere qualcosa – le sue parole concesse al Corriere dello Sport – ora ho una squadra competitiva con la quale credo di poter puntare a vincere qualcosa. In passato non ci siamo riusciti ed è stato un vero peccato. Ma io voglio pensare in grande, sono alla Lazio per cercare di ottenere dei successi e dare soddisfazioni ai tifosi. So che non sarà facile perché gli avversari sono temibili, ma so anche di avere una squadra all’altezza della situazione”..
PIOLI E LA LAZIO – Pioli sulla panchina della Lazio, un’investitura importante per una squadra che arrivava da una contestazione e da una stagione negativa: “Prima ho incontrato il ds Tare, ci fu un colloquio nel suo ufficio. Poi la sera stessa incontrai Lotito e sentii subito stima, rispetto e fiducia. Sapevo di arrivare in un club importante, prestigioso. E’ una tappa fondamentale per la mia crescita”. L’inizio di questa stagione di certo non è stato uno dei migliori però man mano la forza della Lazio è uscita fuori. L’inizio in sordina forse figlio di alcune questioni interne allo spogliatoio, ipotizza il Cor Sport: “Sono segnali presenti in tutte le squadre, è sbagliato pensare che l’anno scorso non ci sono stati. Io cerco sempre di essere chiaro e coerente tra quello che dico e faccio. Non voglio calciatori contenti di non giocare: devono essere arrabbiati, incazzati e lo devono dimostrare sul campo”. Per quanto riguarda i tifosi, di certo, non sono stati contenti per l’andamento del calciomercato di agosto: “Abbiamo scelto insieme alla società. Era fondamentale dare continuità a questi giocatori e la società è stata molto brava, rifiutando offerte importanti per alcuni di loro. Inoltre, abbiamo preso giocatori nuovi e giovani che avevano mostrato già le proprie qualità”.
RIMPIANTO – La stagione della Lazio 2015/16 è partita subito con due impegni importantissimi, prima in Supercoppa a Pechino contro la Juventus e poi nel preliminare di Champions con il Bayer Leverkusen. Soprattutto la sfida ai tedeschi in cui il tecnico non ha potuto contare sulla rosa al completo:“Se potessi tornare indietro giocherei il preliminare, magari con la squadra al completo. La Coppa Italia? Mi dà fastidio, credo che per come abbiamo giocato si potesse vincere, è il rimpianto principale”.
MAESTRELLI – Pochi giorni fa è stato l’anniversario della morte di Maestrelli, il condottiero della Lazio dello scudetto del ’74. Già dalla passata stagione si sono moltiplicati i paragoni con Pioli ed il “maestro”: “Il paragone mi fa piacere, non posso che essere orgoglioso”.
DERBY – A Roma la sfida più sentita è il derby che quest’anno arriva incastonato fra gli impegni di Europa League, in particolare dopo la lunga trasferta in Norvegia in casa del Rosenborg. “Prima del derby e del Rosenborg ci sono altre cinque partite. Volevamo arrivare in Europa e non ci lamentiamo di giocare in modo così ravvicinato. Sicuramente prepareremo il derby al meglio”. Proprio prima di approdare in biancocelste Pioli fu vicino a sedere sulla panchina giallorossa: “Ho incontrato Sabatini un paio di volte, al secondo incontro mi disse che la cosa non sarebbe andata in porto ma è stata una persona corretta”.
TIFOSI – Il rapporto fra lui e i tifosi laziali è importante, il tecnico non può che elogiare il tifo biancoceleste: “Sono un fattore importante e l’hanno dimostrato, insieme siamo più forti. Spero che i nostri risultati e le nostre prestazioni possano riportare allo stadio entusiasmo e felicità”.
GIOVANI – Questa Lazio ha in squadra molti giovani, sui quali Pioli sta costruendo anche le basi per il futuro. In particolare il mister spiega il rapporto con Morrison, Keita e Felipe Anderson: “Keita è un giocatore di qualità, è cresciuto tanto e deve continuare a lavorare, può fare la differenza in qualsiasi partita. Tutti possono prevedere dove può arrivare. Felipe è un ragazzo volenteroso e un calciatore intelligente. Anche Morrison troverà lo spazio – conclude – lo merita, ha qualità tecniche importanti”.