La marcia da urlo in casa non può più bastare. Ora la Lazio deve imparare a vincere anche in trasferta, a partire dalla sfida a Bergamo con l’Atalanta di Edy Reja:
“Vogliamo migliorare – spiega Pioli – anche se le ultime prestazioni lontano dall’Olimpico non hanno niente a che vedere con quelle di inizio stagione. Abbiamo perso per degli episodi, ma sempre provando a fare noi la partita. Con questo atteggiamento possiamo vincere”.
PIOLI: “È ARRIVATO IL MOMENTO DI VINCERE” –
Difficile spiegare l’andamento altalenante di questo inizio stagione:
“Non è così semplice spiegare questi numeri. Senza nulla togliere ai tifosi, di cui sottolineo sempre l’importanza, in campo si scende sempre in undici contro undici. Noi sappiamo che anche fuori casa siamo fatti per attaccare e nelle prime gare in trasferta è mancato questo tipo di atteggiamento. Forse ci è mancata la serenità. Adesso c’è più attenzione e consapevolezza delle nostre qualità. Con queste convinzioni possiamo dire la nostra”.
Se arrivassero anche i risultati in trasferta, allora sognare sarebbe davvero possibile:
“I 60 punti nell’anno solare sono un indicatore di ciò che stiamo facendo. Ma adesso non ha senso guardare questi numeri, perché il 2015 non è ancora finito e comunque non garantiscono alcun titolo. Noi saremo soddisfatti solo quando vinceremo qualcosa e credo sia arrivato il momento di riuscirci”.
Almeno per ora, però, senza parlare di scudetto:
“Io sono un po’ miope, non vedo mai troppo in là. Preferisco concentrarmi solo sulla prossima partita. Forse a febbraio-marzo potrò dare una risposta diversa a questa domanda, ma ora dobbiamo solo pensare a migliorare la classifica giocando da Lazio. Vogliamo spingere, abbiamo sofferto e stretto i denti, ci siamo messi un un angolo come fa un pugile quando deve incassare, cercando di rimanere in piedi aspettando il momento giusto per sferrare il gancio”.
“CON L’ATALANTA CON GRANDE CONVINZIONE” –
Pioli, inoltre, non pensa che la gara con l’Atalanta sia già quella della svolta:
“Tutte le vittorie possono rappresentarla. Certo, la gara a Bergamo ci dà una grande opportunità, ma mancano davvero tante partite. Non sarà semplice”.
Anche perché di fronte c’è un ex come Edy Reja:
“È una squadra ostica e ben allenata. ma sappiamo cosa fare. Loro cercheranno di soffocare il nostro possesso palla, sono molto pericolosi sulle palle inattive e bravissimi sugli esterni con Moralez e Gomez. Gli attaccanti sono forti nel gioco aereo, noi dovremo fare la nostra partita con il giusto atteggiamento per vincere tanti contrasti. Affronteremo la partita con grande convinzione”.
E, tanto per cambiare, con qualche dubbio legato all’infermeria. Nell’ultimo allenamento Mauricio ha svolto lavoro differenziato e anche Lulic ha avvertito un problema muscolare:
“L’ultima rifinitura mi darà le risposte. Spero si avere tutti a disposizione, poi farò le mie scelte. Intanto è tornato Radu: non sta benissimo, ma ha recuperato dalla febbre”.
Almeno in attacco, tra Klose, Djordjevic e Matri, Pioli ha l’imbarazzo della scelta:
“Sono soddisfatto di avere tre giocatori così forti. Per me non ci sono gerarchie fisse, la condizione non può essere sempre massimale. Sceglierò chi starà meglio di volta in volta e sto pensando anche di giocare con due punte in futuro: credo sia possibile per le loro caratteristiche”.
F
onte: La Repubblica