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LA CRONACA – E’ Euro Lazio anche in dieci: tre sberle al Rosenborg e primato consolidato

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ella buona e nella cattiva sorte: due pali e un’espulsione in sei minuti avrebbero steso un elefante e invece la Lazio, facendo valere la maggior caratura tecnica, ha fatto un sol boccone di un Rosenborg atleticamente brillante, ma incapace di sfruttare al meglio una scelleratezza di Mauricio che poteva costare molto cara alla truppa di Pioli. La Lazio resta invece saldamente in vetta al girone, anche se il successo del Saint Etienne sul Dnipro tiene aperti i conti nella corsa ai sedicesimi di finale.

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FORMAZIONI – Poche sorprese nella formazione iniziale biancoceleste, essendo le scelte di Pioli quasi obbligate. C’è però Felipe Anderson: niente turn over per il brasiliano con Kishna fermato dall’ennesimo problema fisico per la Lazio di questa stagione. Per il resto si rivedono Konk0 (ultima da titolare contro il Dnipro) sull’out difensivo di destra e Radu sull’out difensivo di sinistra. Onazi e Cataldi di nuovo confermati come vertici bassi di centrocampo, in attacco c’è Matri, con Klose, Morrison, Lulic e Milinkovic-Savic in panchina. Nel Rosenborg conferma per la punta di diamante Soderlund, capocannoniere del campionato norvegese, al centro dell’attacco.

DOPPIO PALO ED ESPULSIONE – Pronti via e la Lazio ha immediatamente un’occasione clamorosa per passare in vantaggio. Su cross da calcio d’angolo un colpo di testa di Hoedt sbatte sul palo: sfortuna per lui, meno per Mauri che sul facilissimo tap-in stampa sulla traversa una conclusione completamente a porta vuota. Un cattivo presagio visto che al 6′ un clamoroso errore di Mauricio lancia Skjelvik verso la porta di Berisha: lo stesso Mauricio nel rincorrerlo commette uno scellerato fallo che gli costa l’espulsione, l’ennesima in un inizio di stagione nero per il brasiliano.

DENTRO GENTILETTI, MATRI-GOL! – Pioli lascia passare qualche minuto per permettere al difensore argentino di riscaldarsi, poi corre ai ripari e all’11’ inserisce Gentiletti per Onazi. Come è prevedibile il baricentro della squadra si abbassa molto, e a parte una velleitaria conclusione di Cataldi al 22′, la Lazio comincia a vedersi poco dalle parti di André Hansen. Né il Rosenborg è maggiormente pericoloso, ma riesce a creare la sua prima occasione da gol al 24′, quando Bjordal schiaccia di testa a pochi passi dalla porta di Berisha, mancando di poco il bersaglio. Proprio quando i norvegesi sembrano iniziare a sfruttare la superiorità numerica, arriva il gol della Lazio: al 28′ pregevolissima azione personale di Candreva, che serve un pallone filtrante pazzesco a Matri, che a tu per tu con Hansen non sbaglia.

REAZIONE ROSENBORG, CHI HA FATTO PALO? – Subito dopo però grande brivido con la difesa laziale che buca un crossa dalla sinistra di Dorsin, e Skjelvik in diagonale per poco non sigla l’immediato pareggio. Ancora pochi secondi e lo stesso Skjelvik, di sicuro il più pericoloso nel Rosenborg, trova un varco sulla sinistra e accorcia le distanze nel conto dei legni, con una provvidenziale deviazione di Berisha sulla sua conclusione. Parlando di legni, il pareggio arriva al 36′: traversone dalla destra e Soderlund piazza il pallone dove Berisha non può arrivare, ma il suo colpo di testa si stampa sul palo alla sinistra del portiere albanese. Il primo tempo si chiude dopo un minuto di recupero, quattro legni, un rosso diretto e un gol.

LAMPO ANDERSON, ACCORCIA SODERLUND – Il secondo tempo inizia sulla falsariga del primo. Lazio corta pronta a sfruttare le ripartenze, Rosenborg a caccia dello spazio giusto creato dall’uomo in più. I norvegesi si protendono però eccessivamente in avanti al 9′, quando un filtrante di Mauri permette a Matri di scattare sul filo del fuorigioco: il centravanti trova a centro area Felipe Anderson che piazza il pallone dove Hansen proprio non può arrivare. Per la squadra di Ingebrigtsen si tratta di una mazzata difficile da digerire e i successivi 10′ di gioco scorrono tranquilli per la Lazio, ma al 24′ il Rosenborg riesce a distendersi bene sulla fascia sinistra: ne nasce un cross per la testa di Soderlund che può battere quasi indisturbato Berisha.

LA CHIUDE CANDREVA – Pioli corre ai ripari inserendo Lulic per Felipe Anderson: il gol arriva in un momento delicato del match, con i bianconeri  che sembravano andar spegnendosi, e invece si ritrovano con la partita improvvisamente riaperta. Al 28′ azione fotocopia del gol appena realizzato, ma stavolta il colpo di testa di Soderlund manca di poco il bersaglio. Una partita giocata interamente in inferiorità numerica si fa sentire sulle gambe, e la Lazio nella parte finale del match soffre particolarmente sulla corsia presidiata da Konko e sulle palle alte al centro dell’area di rigore. Alla mezz’ora Milinkovic-Savic rileva Mauri per portare più forza fisica in mezzo al campo. Su azione di contropiede, al 34′ la Lazio guadagna un calcio di rigore: Matri scappa via e serve Radu, atterrato nettamente. Candreva si incarica della trasformazione, Hansen respinge ma l’ottantasette trova al volo la ribattuta vincente. A 4′ dalla fine Lulic manca da due passi il 4-1, quindi all’ultimo dei tre minuti di recupero arriva un penalty anche per il Rosenborg: Berisha si supera sulla conclusione di Soderlund. Benissimo così: viste le premesse iniziali, l’EuroLazio di stasera merita solo applausi.

Fabio Belli

IL TABELLINO

LAZIO – ROSENBORG 3-1

Marcatori: 28′ Matri (L), 54′ Felipe Anderson (L), 69′ Søderlund (R), 79′ Candreva (L)

LAZIO (4-2-3-1): Berisha; Konko, Mauricio, Hoedt, Radu; Onazi (11′ Gentiletti), Cataldi; Candreva, Mauri (74′ Milinkovic-Savic), Felipe Anderson (69′ Lulic); Matri. A disp: Marchetti, Basta, Morrison, Klose. All. Stefano Pioli

ROSENBORG (4-3-3): Hansen; Svensson (76′ Konradsen), Bjordal, Eyjólfsson, Dorsin (61′ Mikkelsen); Jensen, Selnæs (89′ Vulhjàlmsson), Midtsjo; De Lanlay, Søderlund, SkjelvicA disp. Hansen, Reginiussen, Pedersen, Stamnestrø. All. Kare Ingebrigtsen

ARBITRO: Pawel Gil (POL)

ASS.: Sadczuk-Borkowski. IV: Sapela. ADD.: Frankowski-Jakubik.

NOTE. Ammoniti: 84′ Milinkovic-Savic (L), 90′ Matri (L) Espulsi: 6′ Mauricio (L) Recupero: 1′ pt; 3′ st.

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