La Lazio, dopo un inizio di stagione stentato, sembra stia tornando ai livelli della scorsa stagione, almeno per quanto concerne il risultato. Per analizzare il momento dei biancocelesti è intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Radio l’ex laziale Fabio Firmani. Queste le sue parole: “In questo momento vedo bene la Lazio. C’è un buon umore dopo essersi messi alle spalle le battute d’arresto. Considerata poi la classifica con cui è arrivata alla sosta, sta tornando ai livelli dello scorso anno. Nell’ultima giornata già nel primo tempo meritava il vantaggio. I due cambi obbligati hanno influito, altrimenti l’avrebbe sbloccata prima. Al di là della difficile trasferta di Leverkusen, può recriminare comunque solo sulle partite di Napoli e Verona, due gare interpretate nel modo sbagliato. Per il resto la formazione di Pioli ha fatto sempre il suo dovere, mantenendo un rendimento costante. Contro il Chievo in particolare, c’era delusione dopo non esser riusciti ad approdare in Champions League, traguardo che la squadra si aspettava e che avrebbe meritato. La testa era ancora a quella sfida, ma il tempo fa superare tutto“. Il tifosissimo laziale ha poi così commentato la serie di infortuni che ha caratterizzato questo inizio di stagione: “Considerate le assenze di pedine in grado di farti fare il salto di qualità, la Lazio è in un’ottima posizione in classifica, aspetto che lascia ben sperare. Con l’intera rosa a disposizione per Pioli ci saranno tante soluzione diverse. Già contro il Frosinone in panchina c’erano giocatori come Matri, Candreva e Keita“. Passando poi all’analisi dei singoli: “A Biglia posso solo fare i complimenti. È un grandissimo calciatore, con una velocità di pensiero superiore alla media. È da top club europeo. Cataldi invece è ancora giovane e non bisogna attribuirgli troppe responsabilità perché già se ne prende tante. Per diventare completo, deve migliorare in fase difensiva. Sono poi molto fiducioso su Keita che ha qualità indiscusse. Pioli lo sta gestendo al meglio e la voglia con cui subentra dalla panchina è un grande segnale di maturità. Ci sarà comunque l’occasione per giocare anche dall’inizio, in attacco ci sono cinque o sei titolari che rendono difficili le scelte. Hoedt? Ha subito la fase d’ambientamento iniziale come avvenuto anche con de Vrij lo scorso anno, ma ora sta crescendo e prendendo misure e tempi. Ha già avuto l’opportunità di giocare incontri importanti, ci si può fare affidamento.” Infine una chiusura sul campionato e sul cammino europeo: “Il campionato è apertissimo. Se la Juventus dovesse continuare ad avere delle difficoltà, non ci sarebbero squadre favorite, ma almeno cinque o sei contendenti tra cui inserisco anche la Lazio. Per i biancocelesti sarà comunque già importante riproporre il gioco dell’anno scorso e mettere in evidenza giovani interessanti. Per quanto riguarda l’Europa, c’è la possibilità di andare avanti. L’anno scorso il Torino aveva grandi motivazioni e meritava di passare il turno addirittura contro Zenit. Servirà molta fame, a quel punto si potrà arrivare fino in fondo in una competizione che fornisce grande visibilità“.
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