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Cochi: “Sono contrario alla suddivisione della curva, i problemi sono altrove”

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La suddivisione delle curve non va giù ai tifosi romani. Sull’argomento, alquanto scottante, è tornato Alessandro Cochi, consigliere di opposizione di Roma Capitale, che tramite una nota ha dichiarato: “Sulle curve inspiegabilmente divise senza alcuna decisione del mondo dello sport ma solo per la sicurezza e per l’ordine pubblico, la penso come il mio avversario politico Paolo Cento. Si tratta di una battaglia di libertà. Dentro le curve da anni la situazione è tranquilla, questo lo sanno tutti, i veri problemi sono altrove. I tifosi delle curve sono cittadini che hanno gli stessi diritti degli altri, e che spesso, a parte la passione per il calcio, non hanno o non si possono permettere molte altre passioni. Tra l’altro stiamo parlando di uno sport sempre più inquinato tra caro biglietti, diritti televisivi, scommesse e altro. Tutto l’ambiente, seppur con motivazioni diverse, è contrario a questa decisione. Un ripensamento da parte delle autorità competenti sarebbe un gesto di sensibilità che non farebbe male di questi tempi, sia al nostro Paese che alla nostra città oggi ‘commissariata’. Inoltre, in tempi di crisi diminuire i posti ‘meno cari’ all’interno di uno stadio come l’Olimpico, sempre poco economico per confort e visuale, è l’ennesimo passo falso. Un altro motivo per schierarmi, pur nel mio piccolo, anche se con sofferenza con chi non entrerà al derby, in quella che è la partita più famosa al mondo soprattutto per le coreografie delle curve. Spettacolo questa volta assente in tutte e due le curve e negli altri settori dello stadio. Ma forse la compattezza dei tifosi, spesso avversari tra loro, farà tornare sui propri passi le Istituzioni. Mi aspetto inoltre l’intervento di altri cosiddetti big della politica, spesso attenti ai vari diritti civili ad ogni livello, a difesa dei cosiddetti consumatori malati ancora di calcio”.

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