Oggi veste i panni del dirigente, ma i tifosi della Lazio non dimenticheranno mai il giocatore, quell’attaccante con la maglia numero 7 addosso che con la sua super velocità (degna del miglior Speedy Gonzales) e il suo mancino ha incantato fin da subito i tifosi biancocelesti oltre ad aver fatto tremare tanti difensori avversari che in cuor loro sapevano che se riusciva a trovare lo spazio non lo prendevi più, forse peccava un po’ sottoporta, ma rimarrà per sempre nei cuori dei tifosi biancocelesti: stiamo parlando di “El Piojo” Claudio Lopez.
E’ Arrivato alla Lazio nell’estate del 2000 per una cifra vicina ai 35 miliardi di lire presentandosi subito alla grande con una doppietta nella Supercoppa Italiana contro l’Inter. Claudio Lopez può essere definito tranquillamente uno degli attaccanti più forti che abbia mai vestito la maglia della Lazio, e con Hernan Crespo formava una coppie d’attacco più belle mai esistite. Nei suoi anni di Lazio (quattro anni) ha disputato 144 partite, segnando 40 gol e alzando al cielo una Coppa Italia e (appunto) una Supercoppa Italiana. A Roma avrebbe potuto vincere di più, molto di più. Non solo nell’annata 2000/2001, ma anche dal 2002 al 2004 quando era una delle colonne portanti di una Lazio che comunque regalava spettacolo in campo: la Banda Mancini. Oggi Claudio Lopez ha appeso gli scarpini al chiodo e veste i panni di dirigente dei Colorado Rapids, ma non ha assolutamente dimenticato il suo passato laziale e ai microfoni del portale Lalaziosiamonoi.it ha rilasciato parole d’amore verso la Lazio e i suoi fantastici tifosi, oltre che parole di stima per la “Banda Pioli”:
LA NUOVA VITA DA DIRIGENTE NEGLI USA – “Procede tutto bene. Il mio obiettivo è quello di conoscere meglio questa posizione, usare le esperienze che ho avuto nella mia carriera. Voglio cercare di aiutare l’allenatore ed esaudire le sue richieste”.
E’ SEMPRE “EL PIOJO” – “Sì, certo (ride, ndr). Quello non cambia mai, rimane sempre lo stesso!”.
PARENTESI RALLY – “È una passione che ho da sempre, nella mia città (Rio Tercero, provincia di Cordoba, ndr) le gare di rally piacciono molto. Quando ho finito la mia carriera ho provato a correre per due volte per provare la macchina, non in gara. Mi è piaciuto, era per divertirmi, per passare il fine settimana con i miei amici. Alla fine sono rimasto a gareggiare lì per tre anni. Ora ho deciso di tornare nel mondo del calcio, di lavorare sempre di più, ho riflettuto molto…”.
LA LAZIO ATTUALE – “Mi piace molto. Ho visto tanti giocatori buoni alla Lazio in questi anni, ci sono stati tanti cambiamenti. Sono rimasto un po’ fuori dalle vostre vicende, però ho visto un bel progetto che punta in alto. Stanno lavorando bene per il futuro, ci sono un paio di giocatori molto forti, può diventare una bella squadra”.
LUCAS BIGLIA – “Me lo ricordo ai tempi dell’Argentinos Juniors, mi piace molto la crescita che ha avuto rispetto a quando giocava in Argentina. Ho seguito anche le sue prestazioni con la Nazionale. Sta facendo bene, è un ottimo giocatore, mi aspetto che prenda la Lazio per mano e che faccia felice i suoi tifosi”.
RICORDI DI LAZIO – “Ho tantissimi bei ricordi. L’affetto della gente per strada, la società, il rapporto con i compagni che ho avuto in squadra, i dirigenti che mi hanno dato tutto per far bene. Poi la Supercoppa Italiana che abbiamo vinto contro l‘Inter appena sono arrivato (4-3, lui realizzò una doppietta in 5′, ndr), la Coppa Italia con la Juventus. Roma mi piace tanto, non sono riuscito a tornare per impegni di lavoro, vorrei tornare…”.
RIMPIANTO NEL 2000 – “Io mi sono infortunato al ginocchio dopo un mese dall’inizio del campionato. Mi ha fatto tanto male perché sono rimasto fuori per sette mesi. Non ho avuto la possibilità di aiutare i miei compagni, di lottare con loro per vincere lo Scudetto. Credo che abbiamo fatto bene, avevamo la voglia per far bene contro le difficoltà”.
LA FAMOSA ESULTANZA CON “ASEREJE“–“È quel pazzo di Corradi, lui voleva fare queste cose (ride, ndr). Dopo è diventato bellissimo perché ho fatto tre gol contro l’Inter (7 dicembre 2002, tripletta in 35′, ndr) e abbiamo fatto il balletto di Aserejé. Sono tutti ricordi che sono rimasti nel mio cuore, condividere le gioie con quei ragazzi era fantastico”.
LA BANDA MANCINI – “Nello spogliatoio c’era sempre il sorriso, ricordo tante scene divertenti. In campo diventava tutto più bello, giocavamo tra amici. Lottavamo per il compagno e l’allenatore, abbiamo passati tanti momenti stupendi insieme”.
IL PIU’ FORTE ATTACCANTE CON CUI HA GIOCATO – “Hernan Crespo è forse il più forte con cui abbia giocato”.
NUOVI C. LOPEZ CERCASI – “Ci sono tanti bravi giocatori, ma non posso sceglierne uno, è difficile trovare un calciatore con le mie caratteristiche. Il calcio è cambiato, si gioca anche in maniera diversa”.
IL SALUTO AI TIFOSI LAZIALI – “Ho dei grandi ricordi dei tifosi della Lazio. Li voglio ringraziare per quello che mi hanno fatto vivere a Roma, è stato unico. Resteranno nel mio cuore e per sempre… Forza Lazio!”.