Vincere in trasferta come in casa, magari segnando un gol nel primo quarto d’ora dei due tempi. Questo il duplice obiettivo cui sarà chiamata la Lazio domani sera nel turno infrasettimanale, che la vedrà contrapposta in quel di Bergamo all’Atalanta dei grandi ex Reja e Bollini. I nerazzurri sono reduci dalla sconfitta contro la Juventus, ma hanno comunque sin qui disputato un’ottimo campionato, collezionando ben 14 punti. In più l’1-1 della scorsa stagione ha posto fine ad un’astinenza di segno X che durava dal 2007. Se ne deduce che non sarà semplice per gli uomini di Pioli far propria la posta in palio. Deduzione suffragata anche dai numeri, nient’affatto incoraggianti.
Nelle 94 sfide in serie A tra le due squadre, infatti, i biancocelesti si sono imposti solo 26 volte contro le 31 dei rivali e i 37 pareggi, segnando inoltre 103 gol contro 107. A questo proposito, c’è però da segnalare che l’Atalanta non ha trovato la via della rete contro la Lazio in cinque degli ultimi 8 incroci. I bergamaschi sono tuttavia avanti anche nel computo delle sfide all’Atleti Azzurri d’Italia, con 19 vittorie, 7 sconfitte e ben 21 pareggi. Discorso diverso invece in quel dell’Olimpico, dove sono invece i capitolini ad essere in vantaggio per 19 vittorie a 12, con in più 16 pareggi.
Non sarà una gara come le altre per Miro Klose, a caccia del primo gol in campionato dopo i due assist di domenica a Lulic e Felipe Anderson. Non era mai successo che, a questo punto della stagione, il campione del mondo 2014 fosse ancora a secco: nella prima stagione in biancoceleste, infatti, andò a segno 2 volte nelle prime 2 gare disputate, mentre l’anno successivo collezionò addirittura 3 centri nei primi 4 incontri. Due anni fa fu suo il gol della bandiera nel ko contro la Juventus, invece lo scorso anno timbrò la prima volta il cartellino in Coppa Italia contro il Bassano, mentre in campionato la gioia si fece attendere fino alla gara con il Torino dell’8^ giornata. Quest’anno, complice l’infortunio muscolare patito con il Bayer Leverkusen, ha messo insieme solo 3 presenze tra campionato e coppe. A Bergamo proverà a sbloccarsi e a fare un passo in avanti nella classifica dei cannonieri laziali di tutti i tempi, che al momento lo vede undicesimo con 55 gol, uno solo in meno di Casiraghi e nove di Garlaschelli e Pandev, settimi.
Quanto infine agli uomini gol, in casa Lazio da tenere particolarmente d’occhio Mauri, autore di 4 sigilli in carriera contro l’Atalanta, due dei quali nel 3-0 dell’andata dello scorso anno. Proprio ai bergamaschi il triangolo ha segnato la sua prima rete in serie A, con la maglia del Modena. Accanto a lui Matri, firmatario anch’egli di 4 centri, mentre a quota 3 troviamo Parolo, che sempre lo scorso anno firmò il pareggio al ritorno in casa dei nerazzurri, sue ‘vittime preferite insieme al Napoli, e, a quota 1, Candreva e Klose. Da segnalare infine Onazi, che proprio contro gli orobici ha esordito in serie A, e il duo Cataldi-Keita, che nel 2013 batterono i lombardi nella finale scudetto Primavera (in cui tra l’altro il centrocampista segnò una doppietta). Sul fronte salentino, invece, attenzione a Cigarini, ‘Papu’ Gomez, Maxi Moralez e Denis, che hanno punito 2 volte le aquile in carriera, a Pinilla, la cui rete lo scorso anno regalò i 3 punti al Genoa, e a D’Alessandro, che segnò ai biancocelesti nel gennaio 2012 in Coppa Italia con la maglia del Verona. Quest’ultimo è un altro degli ex della gara, insieme a Stendardo, che vestí biancoceleste dal 2005 al 2008 e dal 2009 al 2012, collezionando 104 presenze e 7 reti.