Ha vestito la maglia della Lazio negli anni bui, dalla Lazio dei meno 9 di Fascetti al ritorno in serie A con mister Materazzi. Parliamo di Antonio Elia Acerbis, entrato nel cuore dei supporters biancocelesti per il suo attaccamento alla maglia e per la sua tenacia e aggressività in campo. Intervistato da I Laziali Sono Qua su Elle Radio 88.100, l’ex mediano biancoceleste ha commentato: “La maglia bandiera è stata una bella iniziativa della società. E’ stata emozionante rivederla e ha portato pure bene. Ricordi della Lazio? Il ritiro a Gubbio: Fascetti ci disse che ci avevano tolto 9 punti e ci chiese se volevamo restare e tutti abbiamo detto di sì perché la Lazio non è una squadra normale. Quando ci rivediamo tra compagni dopo tanti anni ancora parliamo di quel momento. Poi ricordo il gol di Fiorini all’ultima giornata di campionato, è stato incredibile. A 5′ dalla fine della gara eravamo retrocessi invece il gol di Fiorini ci ha regalato un’emozione indimenticabile per tutti. Fu un gol liberatorio. Stagione della promozione? Era il nostro obiettivo, la Lazio non poteva stare in B vista la sua storia. Il mio primo anno alla Lazio fu bellissimo, il secondo anno riportare la Lazio in A è stato il massimo. Del terzo anno non ho un bel ricordo. Con Materazzi non avevo un buon feeling, anche perché ero molto legato a Fascetti. Per me è come un padre”.
Dagli anni ’80 a oggi: “Questa Lazio è come quella dell’anno scorso. Non mi aspettavo che sarebbe uscita subito dalla Champions, mi è dispiaciuto molto considerando pure i tanti sforzi fatti nella scorsa stagione. In campionato la squadra sta andando molto bene, è terza. Chi mi somiglia? Il calcio è cambiato, sono più bravi oggi di allora. Oggi vanno a 3000 all’ora. Non è possibile fare confronti”. Quando era giocatore, Acerbis non aveva un buon rapporto con la stampa: “Quando ero stato a Bari i giornalisti scrivevano cose che non dicevo allora chiusi i rapporti. Col senno di poi mi sono reso conto che sbagliai perché c’erano anche giornalisti leali, avrei dovuto fare una selezione”. L’ex mediano laziale elogia il lavoro di Pioli: “I risultati sono sotto gli occhi di tutti – afferma Acerbis a I Laziali Sono Qua, come riportato da Laziochannel.it -. Nessuno un anno fa pensava che la Lazio sarebbe arrivata in Champions League. 26 maggio 2013? Ero in auto al gol di Lulic e l’ho sentito per radio. E’ stata una goduria. I tifosi laziali sono il massimo, hanno una passionalità incredibile. Ho girato tante squadre ma come i laziali non ne ho visti, anche perché dopo tanti anni ancora si ricordano del passato. Chi ha giocato nella Lazio rimane laziale tutta la vita, è una cosa che rimane dentro. Sempre forza Lazio”.
Fabrizio Piepoli