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Zoff: “L’esperienza alla Lazio bellissima. Gascoigne? Sembrava un jazzista…”

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Dino Zoff, leggenda vivente del calcio italiano e della storia della Lazio, si è concesso in una lunga intervista al Corriere dello Sport in cui ha parlato del suo trascorso in biancoceleste: L’esperienza alla Lazio fu bellissima. Sono stato allenatore e presidente e le due cose insieme. Tornammo dopo quindici anni in Europa e posso dire che in quegli anni la squadra fece il salto, diventò una grande. Ho un rimpianto nel 2001, quando presi la squadra a dicembre dopo Eriksson. Facemmo una rincorsa meravogliosa e se non avesse segnato al 92′ Dalmat in una partita in campo neutro con l’Inter, noi avremmo conteso lo scudetto alla Roma. Signori era un giocatore fantastico e mi dispiace quello che è accaduto in questi mesi. E poi c’era Gascoigne, genio e disperazione. Sembrava un jazzist, aveva un talento sconfinato unito a un’ansia di autodistruzione“. Sulla Lazio di oggi, Zoff afferma: “Sarà una lotta vera, quest’anno. Con la Juve ci sono Inter, Roma e altre. La Lazio deve stare attenta al rischio, che c’è sempre in questa città, capace di volare sulle ali dell’entusiasmo e la settimana dopo sprofondare nella disperazione. Forse era troppo l’anno scorso, forse è troppo ora. Nel calcio occorre tempo, sempre.

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