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Venturin a ILSQ: “Cataldi è il futuro della Nazionale. Milinkovic-Savic tecnicamente è più forte di Stankovic”

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E’ stato la mezzala nel 4-3-3 delle Lazio di Zeman, vestendo la casacca biancoceleste dal 1994 al 1999 (con una breve parentesi a Cagliari) e vincendo la Coppa Italia 1997-’98 e la Supercoppa italiana nel 1998. Giorgio Venturin intervistato da Danilo Galdino nella trasmissione I Laziali Sono Qua – in onda tutte le mattine dalle 10:00 alle 13:00 sugli 88.100 di Elle Radio – ha affrontato diverse tematiche, partendo dalla sfida del San Paolo di domenica: “I tifosi napoletani sono in sofferenza e poi Diego Armando non aiuta l’allenatore (ride, ndr). Il problema del Napoli è che le aspettative sono molto alte: l’allenatore è nuovo però l’ambiente si aspetta molto dalla squadra e dall’allenatore che ha fatto bene nelle passate stagioni”. Prima della trasferta di Napoli, c’è quella in Ucraina di giovedì: “La Lazio può fare bene dato che sono rimasti i migliori della passata stagione. Si è pagato l’avvio e lo scoramento dalla sconfitta della supercoppa. Però ci sono i presupposti per fare una stagione come la scorsa. La Lazio afronterà una gara difficile contro la finalista della passata stagione”.

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CENTROCAMPO DI PROSPETTIVA – Venturin incensa i due baby talenti Danilo Cataldi e Milinkovic-Savic: “Danilo ha fatto un ottimo europeo l’anno scorso. E’ cresciuto tantissimo grazie all’esperienza a Crotone. E’ uno dei punti cardine dell’under 21 di mister Di Biagio. Ha le qualità e le caratteristiche per fare il salto importante nella nazionale di Conte. In questo momento è uno dei centrocampisti più di prospettiva. Milinkovic-Savic l’ho visto in Serbia Lituania in cui lui ha giocato trequartista dietro le due punte. Mi ha fatto un’ottima impressione. A me sembra un giocatore offensivo, non lo vedo davanti alla difesa. Lo vedo mezzala offensiva, ma può ricoprire tutte le zone dell’attacco. Stankovic? Dejan era più fisico e potente, Milinkovic ha qualità fisiche minori ma potrebbe avere qualcosa di più a livello tecnico”.

 MITRA MATRI E PAROLO – In attesa dell’esplosione dei giovani, contro l’Udinese è salito in cattedra l’ultimo arrivato Matri: “Lui ha tantissima esperienza, ha giocato in squadre forti, ma sa cosa vuol dire soffrire per la propria squadra visto che ha giocato in provincia. L’ambiente Lazio potrebbe essere il suo ideale. Nel Milan e nella Juve non è mai stato un titolare e ha sempre dovuto rincorrere un posto in campo. Nella sua carriera ha sempre lasciato il segno nelle squadre in cui è stato, specie a Cagliari”. Venturin esalta le qualità di Parolo: “ Quello che è cresciuto di più è Parolo. Era arrivato da Parma e si è inserito nell’ambiente in punta di piedi conquistando tutti con le prestazioni e non a caso è in nazionale con Conte. Attualmente è il centrocampista più completo che ha la Lazio. Ha avuto un miglioramento soprattutto caratteriale adattandosi a un ambiente esigente”.

PAROLA ALLA DIFESA – “La Lazio ha un’ottima difesa ben assortita anche nei cambi – parola di Venturin –. Basta e Radu sono i titolari ma hanno buoni rincalzi. Spero che Gentiletti torni in forma perché mi aveva dato una buona impressione nella scorsa stagione. Quando sarà al 100% credo che la Lazio avrà una difesa completa”. Infine Venturin fa una panoramica sulle altre squadre di A: “La Juventus tra qualche settimana la ritroveremo nelle zone che le competono. Ieri hanno vinto su un campo difficilissimo. E’ solo questione di tempo. Hanno cambiato qualche giocatore ma alla lunga ci hanno visto bene. E’ solo un momento di assestamento. Inter e Milan sono le incognite perché hanno cambiato tantissimo, bisognerà vedere cosa Sinisa e il Mancio riusciranno ad ottenere da questi giocatori. Da questo inizio penso che saranno protagoniste ma dubito possano vincere lo scudetto. La Roma è competitiva perché hanno un tasso tecnico sopra la media. Sicuramente la ritroveremo sulla sinistra della classifica, sperando che vincano quanto hanno vinto lo scorso anno (ride, ndr). Fiorentina? Firenze è una grande piazza, Paulo Sosa paga il suo passato juventino, ma adesso è un ottimo allenatore. Lui si è ambientato bene e la squadra è ottima”.

Fabrizio Piepoli

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