Mister Pioli non ha gradito per niente la disfatta dei suoi in quel di Verona, in particolare – come scrive il Corriere dello Sport – si è sentito tradito dai suoi giocatori. Sul campo del Bentegodi non sono arrivate le risposte giuste che il mister si sarebbe aspettato. Pioli, in particolare, si aspettava un altro furore, una mentalità diversa, quelle caratteristiche che avevano fatto grande la sua Lazio nella passata stagione. E dunque l’allarme è scattato e già da oggi, nella ripresa degli allenamenti senza i nazionali impegnati con le rispettive nazionali, Pioli ha scelto di azzerare ogni gerarchia ripartendo tutti da zero risalendo al più presto la china.
Una rivoluzione già pensata dopo l’eliminazione in Champions ma in quel di Verona ha desistito fidandosi fino in fondo della vecchia Lazio, sperando che i suoi giocatori più fidati si rialzassero dopo la sconfitta con il Bayer. Dunque contro il Chievo hanno giocato Gentiletti e Cataldi, di cui era stata contestata l’esclusione in Germania. Fiducia a Lulic e Radu, ma anche a Parolo invece di Onazi ed infine solo panchina per Felipe Anderson, che a Leverkusen si era nascosto e defilato invece di andare a caccia del pallone nei momenti più complicati.
Anche la Società si è fatta sentire in maniera energica, sia dopo la sconfitta della BayerArena che quella del Bentegodi. Tutti sono in discussione, compreso il tecnico, ora si riparte, la sosta sarà di grande aiuto e nella rosa inoltre c’è un Matri in più. Si può e si deve ripartire.