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Pioli al lavoro per riportare in alto la Lazio

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La ricetta di Pioli per tornare in alto è semplice: ritrovare la condizione fisica, gli stimoli e soprattutto la propria linea difensiva che nelle prime importanti uscite stagionali ha dimostrato di non essere all’altezza della passata stagione. La permanenza a Shangai nei primi mesi di agosto – come scrive il Corriere dello Sport nell’edizione odierna – ha alterato i programmi e costretto ad un mini ritiro nel Cadore. Pioli aveva preventivato difficoltà nel primo periodo, ha dovuto lavorare più sulla brillantezza che sulla tenuta, dato l’avvicinarsi della doppia sfida contro il Bayer. Rispetto alla sua prima avventura in biancoceleste, il tecnico di comune accordo con il proprio staff ha deciso di ridurre i carichi di lavoro del 10/15%. La sosta per gli impegni delle nazionali, in questo senso, scende come manna dal cielo. Permetterà a Mauri e a Matri di essere pronti per il prossimo appuntamento di campionato. Gli infortunati (Marchetti, Biglia, Djordjevic e Klose) procedono invece verso il reintegro in gruppo.

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COSA NON VA – Innanzitutto durante la sosta Pioli procederà a ricompattare il gruppo facendo ritrovare ai suoi ragazzi l’entusiasmo perduto, rispetto ad una stagione fa c’è meno voglia di lottare su ogni pallone, di rincorrere l’avversario, di fare una corsa in più per il compagno in difficoltà. I senatori saranno di grosso aiuto per i tecnico perchè saranno loro a trainare i gruppo dei giovani. Dal punto di vista tecnico la Lazio ha palesato una linea difensiva non proprio all’altezza. Numeri da brivido: nelle prime 9 uscite stagionali, comprese le amichevoli, i capitolini hanno incassato in totale 20 reti. Per quanto riguarda i singoli De Vrij è apparso spaesato mentre Radu  sta incappando in una preoccupante involuzione. Qualcosa si è inceppato, i meccanismi sono lontani dal funzionare in modo corretto e la condizione fisica approssimativa incide parecchio. Il recupero palla nella metà campo avversaria è sporadico, i giocatori non hanno ancora la brillantezza per portare il pressing alto, gli uomini d’attacco faticano ad essere i primi difensori. L’undici finisce per essere più statico, dunque prevedibile e meno aggressivo, specialmente in mediana.

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