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Nanni a “I Laziali Sono Qua”: “Anderson è il talento più puro della Lazio”

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rotagonista dello scudetto del 1974, Franco Nanni ha sempre incarnato lo spirito indomito della Lazio del primo titolo. L’ex centrocampista è intervenuto nella trasmissione radiofonica di riferimento per tutti i tifosi laziali sugli 88.100 di Elle Radio, “I Laziali Sono Qua”, condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva. Alla vigilia del match col Saint Etienne in Europa League, il campione d’Italia in biancoceleste ha fatto il punto sul momento di Parolo e compagni.

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Come la banda Maestrelli, anche la squadra di Pioli, in svantaggio contro il Verona, ha atteso domenica scorsa gli avversari in campo per ribaltare il risultato. Franco Nanni ovviamente c’era, e ricorda quell’episodio: “La rimonta contro il Verona fu l’episodio di svolta nella stagione dello scudetto. Quel match fu l’emblema dello spirito di quel gruppo, capace di esprimere la massima aggressività a livello agonistico. Eravamo forse, per l’epoca, la prima squadra capace di proporre in campo il pressing a tutto campo, soprattutto nella prima mezz’ora di gioco. Avevamo fame di farci conoscere, giovani che dovevano confermare quanto di buono fatto l’anno prima, proprio come la Lazio di adesso. La squadra di Pioli è in grado di dare soddisfazione, soprattutto ha degli esterni che tolgono il fiato per la bellezza dei numeri prodotti in campo, su tutti Felipe Anderson, che considero il talento più cristallino della squadra.”

La partenza della Lazio non è stata però all’altezza delle aspettative. Secondo Nanni: “A causa degli infortuni e di diverse esigenze Pioli si è trovato a cambiare molto, e l’intesa purtroppo non poteva essere immediata. Per esprimere la sua qualità la Lazio deve essere in forma: solo in questo caso può essere in grado di dare fastidio a tutti. Recuperare elementi importanti sarà fondamentale, altrimenti non si potrà vedere la vera Lazio.”

Su Pioli: “In Italia la realtà è ipercritica, anche Allegri dopo la stagione scorsa viene messo sulla graticola. La cosa importante è che Pioli sia riuscito a circoscrivere la situazione, senza proclami né accuse nei momenti più difficili. Questo ha aiutato a mantenere la calma anche all’interno del gruppo. Pioli rispetta e vuole essere rispettato: su questa base è riuscito a trovare le soluzioni giuste per ovviare all’emergenza, aspettando poi di recuperare tutti gli infortunati.”

I tanti giovani che si stanno mettendo in luce nella Lazio hanno catturato l’attenzione di Nanni. “Quando un giovane è di talento e ha valore, deve giocare. Solo giocando i ragazzi possono migliorare e fare esperienza. Io all’inizio degli anni settanta ho vinto due campionati “Di Martino”, l’allora competizione riservata ai giovani e alle riserve. Era una possibilità in più per tanti ragazzi che volevano emergere. Ora queste chance non ci sono: guardate il Milan che ha fatto esordire Calabria solo per necessità, e si è ritrovato tra le mani un talento eccezionale.”

Per tornare quella dell’anno scorso, la Lazio dovrà recuperare per forza di cose, secondo Nanni, i suoi big: “A Verona si è visto come Biglia sia in grado di gestire il traffico a centrocampo. Un altro da attendere con fiducia è De Vrij, che in difesa riesce a fornire una tranquillità al reparto non indifferente: l’olandese è l’unico del reparto arretrato con determinate caratteristiche, capace di esprimere una spiccata personalità.”

Un’analisi generale sui valori espressi dalle prime sei giornate del campionato vede Nanni sottolineare i nuovi valori espressi dal torneo: “Si pensava che la Juventus, nonostante le cessioni di tre big, continuasse a dominare e invece non è stato così. Il campionato è imprevedibile, l’Inter nonostante il grande inizio non mi dava grande fiducia, con la Fiorentina che ha confermato le mie perplessità sui nerazzurri. Gli stessi viola, assieme al Napoli, potrebbero puntare a qualcosa di importante: le grandi infatti non hanno ancora trovato l’intesa, e anche squadre come il Sassuolo e il Chievo hanno espresso valori importanti approfittando di questi tentennamenti delle formazioni più importanti.”

Domenica la Lazio affronterà il Frosinone: “I ciociari arriveranno all’Olimpico con la forza dei nervi distesi: sono partite in cui la Lazio avrà tutto da perdere, visto che la vittoria viene considerata quasi scontata, e qualunque altro risultato scatenerebbe polemiche a non finire. Nel nostro primo anno dopo la promozione dalla B, ottenemmo cinque punti tra Inter, Fiorentina e Juventus nelle prime tre giornate. La nostra forza era la tranquillità, per questo le matricole spesso riescono a giocare brutti scherzi a squadre maggiormente titolate. Il morale per una squadra di calcio è importantissimo: se è alto, riescono anche le cose più difficili, se è basso, i problemi si moltiplicano. Spesso volere è potere.”

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