Un vero e proprio incubo quello vissuto dalla Lazio nella notte del San Paolo. 5 schiaffi a suggello di una prestazione ‘non prestazione’ da parte di una squadra che di fatto non è mai entrata in campo, totalmente inerme e incapace di reagire ai colpi inferti dal team Sarri. Un incubo, dicevamo, che si era materializzato finora solo due volte nella storia del club biancoceleste, in entrambi i casi tuttavia con un gol della bandiera a fare da (minima) consolazione. La prima nel 1962, precisamente il 24 ottobre, quando allo stadio Flaminio gli uomini di Lovati incassano 5 gol dal Napoli. Dieci anni dopo il bis, stavolta al San Paolo, con la Lazio di Maestrelli, allora in serie B, che viene eliminata dalla Coppa Italia per mano degli uomini di Chiappella.
E non finisce qui: sì perché ieri Higuain e compagni hanno inferto ai colleghi laziali una ‘manita’ di scarto che in casa biancoceleste mancava da ben 21 anni, precisamente dall’1-6 subito il 17 aprile 1994 dalla squadra di Dino Zoff ad opera della Juventus. Proprio il fatto che anche in questo caso vi sia stata una rete della bandiera mostra in maniera ancora più chiara quale sia il vero problema della Lazio di oggi rispetto a quella degli anni passati: quella mancanza di carattere e grinta che, se i risultati positivi con Udinese e Dnipro avevano almeno parzialmente offuscato, questa batosta ha fatto prepotentemente riemergere in tutto il suo fulgore.
Adesso servirà dunque confinare tutto al più presto nel dimenticatoio e ripartire. Chissà che, in tal senso, il ritiro imposto dal presidente Lotito non serva a ritrovare gli stimoli e la fiducia, non tanto per le gare in casa, dove i risultati sono stati finora piuttosto soddisfacenti, quanto sopratutto per quelle in trasferta. 2 sconfitte su 2, 9 gol subiti e sopratutto nessuno realizzato: numeri da retrocessione, che pongono i biancocelesti all’ultimo posto per differenza reti (-6, come il Frosinone) e al primo per reti subite (10, come il Carpi). Numeri che sono ancora più allarmanti se analizzati a partire dalla sfida di ritorno con il Bayer, dove i capitolini hanno collezionato 3 sconfitte su 4 gare, 13 gol subiti e solo uno fatto. Una netta inversione di tendenza rispetto allo scorso anno, dove, in 22 apparizioni, la Lazio mise a segno ben 12 vittorie e solo 5 sconfitte, vedendo finire il pallone nel sacco 21 volte, solo 8 in più di quelle collezionate dalla squadra di Pioli nelle prime 4 uscite esterne stagionali. Dove è finita quella squadra bella e sfrontata? Riusciremo a liberarci della sua copia sbiadita? Domande che i tifosi laziali si fanno e che meritano un’adeguata risposta. A partire da mercoledì sera.