Adesso si fa dura…rialzare la testa dopo un’altra batosta del genere (e dopo i traumi si Leverkusen e Verona) sarà veramente dura, ma le tante partite ravvicinate impongono (e forse è un bene) di mettersi subito al lavoro, visto che mercoledì i biancocelesti saranno nuovamente in campo per il turno infrasettimanale della quinta giornata di Serie A contro il Genoa di Gasperini.
SI’ il Genoa….quel “demone” che da diverse stagioni è un vero incubo per la Lazio (sono 8 i match consecutivi vinti dai grifoni dal 2011 al 2015) e per un motivo o per un altro, risulta essere imbattibile. Paradossalmente però, il Genoa potrebbe essere l’avversario giusto per rialzare la testa, insomma tornare a “vivere” e riprendere il cammino per un posto in paradiso…sconfiggere i propri demoni può essere liberatorio, e dare così quella scossa emotiva che serve ai ragazzi di Pioli per tornare quelli di un tempo, dimostrando che meritano di indossare quella gloriosa maglia.
Perciò Mauri e compagni mercoledì sera dovranno scendere in campo con DUE obiettivi: VINCERE e…CONVINCERE.
Analizziamo nel dettaglio i grifoni:
RISULTATI – Purtroppo o per fortuna, anche il Genoa non sta passando un ottimo momento: Tre sono i punti punti in quattro partite della squadra di Gasperini in questo inizio di stagione. Dopo la sconfitta all’esordio a Palermo, i rossoblù hanno vinto in casa contro l’Hellas, prima di andare al Franchi di Firenze e uscirne sconfitti. Nell’ultimo turno di campionato, Burdisso e compagni hanno ospitato al Luigi Ferraris la Juventus, che si è imposta con un netto 0-2. Forse, analizzando il gioco espresso avrebbero meritato qualche punto in più, ma questo è il calcio, nel bene e nel male. Il Genoa ha ora necessità di voltare pagina: Lazio, Milan e Udinese sono tutte partite il cui tasso di difficoltà non ha bisogno di spiegazioni.
Ma hanno la necessità, dopo 3 sconfitte su 4 partite, di racimolare qualche punto, non tanto perché la classifica ora abbia un significato specifico, ma per arrivare alla sosta di ottobre senza ansie da prestazione.
LA ROSA – Lo scorso anno il Genoa, è riuscito raggiungere con merito la qualificazione in Europa League (a cui però ha dovuto rinunciare perché priva della licenza Uefa, e così furono sostituiti dai cugini della Sampdoria). Rispetto alla passata stagione, la squadra ha perso alcuni elementi importanti come Iago Falque (passato alla Roma), Kucka e Bertolacci (acquistati dal Milan), riuscendo a trattenere solo due pedine fondamentali per Gasperini: cioè Perin e Perotti. Preziosi però, per rimpiazzare le partenze ha comprato molti giocatori, sia esperti e affermati come Pandev, Capel, Ansaldi e Dzemaili, che giovani di prospettiva, quali Gakpè e Ntcham, che hanno subito dimostrato le loro qualità. Gasperini, quindi, può stare tranquillo, perché ancora una volta ha a disposizione una rosa competitiva. Il Genoa ha un gioco chiaro ma i tanti infortuni stanno mettendo in difficoltà Gasperini (i guai fisici hanno bloccato Tino Costa, Perotti e Pavoletti, tre calciatori decisivi per le sorti di questo Grifone), inoltre i nuovi, tranne Cissoko, non si sono ancora inseriti alla perfezione. Il contributo dei vari Munoz, Ansaldi, Capel, Pandev, Lazovic, Dzemaili, Figueras finora è stato praticamente nullo.
GLI EX – La partita dell’Olimpico sarà inoltre caratterizzata da una sfida nella sfida, quella tra Matri e Pandev: i due attaccanti chiamati a portare lontano le rispettive squadre a suon di gol sfidano il loro passato. Dopo cinque anni in maglia biancoceleste, Pandev torna a sfidare la squadra che per sua stessa ammissione l’ha reso grande. L’avventura di Matri con la maglia del Genoa è stata sicuramente più breve e forse meno intensa, ma comunque positiva: in sei mesi con la maglia del grifone l’attaccante italiano ha collezionato 16 presenze e 6 gol dimostrando di essere ancora uno dei migliori attaccanti italiani in circolazione. Il loro inizio di campionato totalmente inverso: il macedone sta facendo fatica a diventare un riferimento per Gasperini e la concorrenza è agguerrita. Matri al contrario si è inserito alla perfezione negli schemi offensivi di Pioli, la doppietta all’esordio sta lì a testimoniarlo. Ma il posto da titolare è assicurato ancora per poco, perchè appena torneranno in pianta stabile Djordjevic e Klose ci sarà una bella concorrenza, nel frattempo però Matri è il faro dell’attacco biancoceleste e vuole continuare a illuminare.
LA TATTICA – La difesa a tre è la certezza del tecnico. Con Perin ancora ai box (le sue parate sono sempre state un incubo per i tifosi della Lazio), tra i pali troverà spazio ancora Lamanna. Marchese, Burdisso e De Maio, invece, formeranno il terzetto difensivo, orfano di Izzo squalificato. A centrocampo dovrebbero trovare spazio Tino Costa e Dzemaili (in ballottaggio con Rincon), con Cissokho e Ansaldi sugli esterni che dovranno essere bravi sia in fase di transizione negativa e sia in quella positiva. Il Genoa si chiuderà in difesa, facendo densità in mezzo al campo per cercare di rubare palla il prima possibile e innescare, così, la velocità del proprio tridente, che dovrebbe essere composto da Perotti, Ntcham e Diego Capel.
PROBABILE FORMAZIONE – (3-4-3); Lamanna; Marchese, Burdisso, De Maio; Cissokho, Costa, Dzemaili (Rincon); Ansaldi; Perotti, Ntcham, Diego Capel All. Gasperini.