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Ilaria Cucchi a “I Laziali Sono Qua”: “Nuove testimonianze choc sulla morte di Stefano”

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Il 22 ottobre del 2009 Stefano Cucchi è morto in circostanze ancora non chiarite dopo il suo arresto. Nuove testimonianze, a sei anni dallo svolgimento dei fatti, sembrano avvalorare le ipotesi del pestaggio che avrebbe portato Stefano alla morte. La sorella Ilaria è intervenuta sugli 88.100 di Elle Radio a “I Laziali Sono Qua“, la trasmissione condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva che si è sempre occupata della tragica vicenda di Stefano, per commentare questi nuovi, importantissimi sviluppi.

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L’iter processuale potrebbe ripartire in circostanze completamente diverse. La testimonianza choc di due militari potrebbe far rivedere completamente il processo. “I ragazzi hanno massacrato un ragazzo arrestato“. La testimonianza di un Maresciallo ha rimesso in discussione tutte le certezze emerse nel processo, sempre contestate da Ilaria Cucchi. “Mi sento di dire che dopo sei anni siamo ad una svolta,” spiega, “visto che finalmente, oltre alla nostra famiglia, si è palesata finalmente un’altra persona alla quale interessa la verità sulla morte di mio fratello.

In questi anni Ilaria Cucchi ha ricevuto anche una querela per la determinazione con la quale ha continuato a difendere il fratello, cercando la verità sulle tragiche circostanze che lo hanno portato alla morte. “Non si può capire quanto sia ingiusto e crudele chiedere a una famiglia come la nostra, che ha già sofferto tantissimo, di sostenere certe battaglie. Dal punto di vista emotivo è devastante, ma non ho mai avuto il tempo di piangere mio fratello, perché dovevo restare concentrata sulla ricerca della verità. La nostra speranza è che si possa riaprire il caso per fare finalmente luce sulla morte di Stefano.

Anche gli esami clinici sul cadavere di Stefano hanno evidenziato delle lacune: “Per anni,” spiega Ilaria, “si è tentato di negare con diverse perizie, o perlomeno sminuire, i danni fisici subiti da mio fratello. Io ricordo la testimonianza del dottor Degli Angeli, medico di Regina Coeli, che non riteneva Stefano idoneo per l’ingresso in carcere. Mi chiedo perché questi processi possano essere condizionati in questo modo, quando in ballo ci sono la vita e la dignità delle persone: Stefano ed i ragazzi come lui non avranno la possibilità di essere giudicati di nuovo, non avranno modo di avere giustizia. Speriamo che ci possano essere degli sviluppi al più presto, per riaprire una pagina che c’è il dovere morale di riscrivere completamente dopo queste nuove, scioccanti testimonianze.

 

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