L’ex giocatore della Lazio Luigi Corino è intervenuto alla trasmissione Il Nido delle Aquile trasmessa sulla web-radio Radio Roma Futura:
LA SUA LAZIO – “Eravamo un gran gruppo nel vero senso della parola, tutti cercavamo di aiutarci l’uno con l’altro, avevamo la giusta tigna, e quell’anno abbiamo fatto abbastanza bene per quel che era il periodo e per quello che la lazio poteva fare…arrivare in Coppa Uefa dopo tanti anni fu una cosa meravigliosa. Ricordo benissimo la penultima partita contro il Napoli di Zola e Careca dove vincemmo 4 a 3…eravamo disposti a tutto in campo, anche a mangiare l’erba…e così fù, facemmo di tutto per vincere quella partita che ci garantì l’anno dopo di giocare la Coppa Uefa.
Non era lo scudetto, ma per quella Lazio lì era un obiettivo importantissimo…visto che 2-3 anni prima la lazio aveva vinto il campionato di serie B quindi era una squadra ancora in costruzione, e se non erro arrivò Cragnotti l’anno dopo e si crearono le basi per una grande formazione, dove cominciarono ad arrivare campioni come Boksic, stava nascendo la squadra che negli anni successivi dava la dimostrazione di essere una squadra internazionale che poteva giocarsela con tutti fino ad arrivare allo Scudetto nel 2000.”
WINTER E GASCOIGNE – “Aron oltre alle qualità fisiche, tecniche e tattiche era un giocatore completo, magari dava l’impressione di avere poca grinta però era un giocatore straordinario, gli mancava quel pizzico di determinazione per fare il salto di qualità e arrivare a grandissimi livelli, però con noi ha fatto campionati straordinari, gran bel giocatore. Gazza faceva cose in allenamento e in alcune partite che probabilmente si avvicinavano a Maradona, era un fuoriclasse, un genio, ma come tutti questi personaggi avevano delle lacune a livello di testa, perchè tutti i grandi geni.. chi più chi meno nel calcio e nella vita hanno avuto problemi.”
LA LAZIO DI OGGI E LA SVOLTA – “Con il Verona ho rivisto la squadra dell’anno scorso, ha aggredito la partita dal primo minuto come piace a noi tifosi della Lazio, il giocare la partita a 200 km all’ora e con l’aggressività giusta, con la cattiveria giusta e io questo l’ho visto domenica a differenza di altre partite giocate quest’anno e quindi sono abbastanza fiducioso anche perché c’è stata una crescita dei singoli e quando è così il collettivo ne beneficia, bene o male quasi tutti hanno avuto un rendimento decente e si è rivista in parte la lazio dell’anno scorso…abbiamo purtroppo delle difficoltà dietro non mi aspettavo, i 2 centrali fanno fatica…non so se è una questione di condizione fisica o altro, io questo non lo posso sapere, ma dobbiamo migliorare con i 2 centrali, se dovessimo trovare la quadratura giusta anche dietro potremmo fare un campionato all’altezza della Lazio dell’anno scorso. Possiamo giocarcela con tutti, la partita con il Napoli ci ha fato stare male ma domenica invece mi son rifatto gli occhi e quindi sono fiducioso, dopo una partita del genere dobbiamo essere fiduciosi, questa è la Lazio che piace a me!“
IL PASSAGGIO DA NAPOLI A GENOA/VERONA – “E’ chiaro che un giocatore come Biglia è importantissimo, ha esperienza, spessore, ti da un qualcosa sotto l’aspetto della personalità, delle geometrie.. perché è un centrocampista che sa giocare a calcio. Ma c’è stata una crescita anche a livello fisico e sopratutto è la testa che ha fatto la differenza. Probabilmente quelli che sono rimasti non sono arrivati con la testa giusta…perchè se fai 5 amichevoli e perdi tutte e 5 c’è qualcosa che non quadra e allora è venuta meno la fame, la voglia di mettersi in discussione, di conquistarsi il posto…e quando tu sei sicuro del posto, in allenamento non è che ti risparmi però non dai tutto…dopo Napoli c’è stata la svolta anche sotto questo aspetto…perchè sono entrati tutti in discussione…tutti…e così con il Genoa hai fatto bene e con il Verona benissimo…e mi auguro che ci sarà un ulteriore crescita sotto questo aspetto.”
I GIOVANI TALENTI – “Hoedt (togliendo la prestazione di Napoli) e Kinsha secondo me sono quelli che ci possono dare grosse soddisfazioni e sì anche Milinkovic…il serbo è giovane ha qualità importanti ma potrebbe avere difficoltà sotto l’aspetto tattico, sta facendo fatica dobbiamo dargli tempo…noi vediamo che ha fatto gol, che è forte fisicamente però quelli che secondo me sono più pronti degli altri sono Hoedt e Kishna:
Per quanto riguarda Hoedt bisogna dire che andare a giocare a Napoli contro Higuain…con una squadra che non sta bene e a cuimancano giocatori importanti… è normale che quello che soffre di più è il giovane di turno, e così è successo a Hoedt, però secondo me è un giocatore che con de Vrij vicino può rendere molto di più di quello che abbiamo visto fino ad oggi; e Kishna perchè ha delle qualità tecniche impressionanti, può tornare subito utile; a Milinkovic invece dobbiamo dare dare un po’ più di tempo anche se è un giocatore importantissimo, forte, di prospettiva…però ripeto quelli più pronti per me sono Kishna e Hoedt. La piazza è poco paziente? Dopo un terzo posto del genere è normale che la gente si aspetta giocatori (anche giovani) ma pronti e che possano giocare, se vai a giocare a Napoli con 4-5 giovani il Napoli ti massacra…questo è un problema che la società doveva mettere in preventivo. Servivano giocatori già pronti subito come hai fatto con Basta e Parolo, non è che il laziale pretende di prendere top player, servono giocatori giusti…non da spendere cifre folli e poi magari mettevi questi giovani…sarebbe stato tutto completamente diverso, ma questo non è successo e i giovani si trovano in situazioni come a Napoli.”
I CENTRALI MAURICIO E GENTILETTI – “Mauricio purtroppo secondo me sbaglia i tempi, il difensore prima deve accorciare e temporeggiare e poi magari fare la mossa lui no…lui va dritto per dritto quello che raccoglie raccoglie, come è successo domenica…doveva accorciare, basta che non fai venire l’avversario in mezzo al campo verso la tua porta, lo accompagni fino in fondo…lui no…è andato dritto per dritto e non è la prima volta. Gentiletti secondo me ancora non sta bene, anche quando è rientrato l’anno scorso non aveva dato delle impressioni buone, però aveva delle difficotà fisiche e magario ha ancora qualche problemino, all’inizio mi aveva dato l’impressione di essere un difensore affidabile, oggi non lo è. L’infortunio ha inciso, io ci ho messo 3 anni per riprendermi dal mio, non è semplice, però oggi noi tifosi della lazio non possiamo aspettare gentiletti, servono certezze…il difensore deve essere affidabile, lui sembra quasi che abbia paura di entrare. Quando rientri le prime partite le fai con una forte spinta mentale, poi con il tempo puoi avere delle difficoltà, perché è chiaro dopo un infortunio del genere c’è un adattamento, e lui sta vivendo questa fase di adattamento a un operazione che ha avuto qualche mese fa ma lui non si è ancora liberato mentalmente di questo infortunio. Quindi inizialmente hai la spinta per rientrare…e puoi fare buone partite, dopo ci vuole l’adattamento…e questo richiede un po’ di tempo…quando fai 15 partite di seguito secondo me dalla 10° alla 15° li c’è la svolta…però noi non possiamo aspettare 10-15 partite, magari le farà in coppa italia o amichevoli, ma oggi noi abbiamo bisogno di certezze in campo, purtroppo non ce l’hai, speriamo che accorci i tempi dell’adattamento.”
LEDESMA E CAVANDA: “Io ledesma lo avrei tenuto a tutti i costi, anche perchè dopo 9 anni mi dava l’impressione di trasmettere un qualcosa ai compagni di squadra, quando arrivavano i nuovi era sempre lui quello che si avvicinava e cercava di creare i presupposti per farli ambientare in un certo modo, di trasmettere la lazialità e quindi mi sarebbe piaciuto che la lazio avesse dato continuità a questo tipo di giocatore che secondo me quando ha giocato, come ad es. a Napoli, ha fatto bene, e quindi lo avrei premiato anche per questo motivo. Cavanda invece doveva cambiare ambiente, si allenava male, arrivava in ritardo, ecc. aveva sicuramente delle grandissime qualità che potevano tornare comodo sicuramente però non poteva restare.”
CORINO OGG – “Ora io sono con Arrigoni che è diventato selezionatore della nazionale di Legapro e io sono il suo vice e andiamo a vedere giovani in giro, adesso il 13-14 di ottobre ci sarà il primo raduno e metteremo su una nazionale che possa far divertire.”
SOGNO CHAMPIONS SVANITO – Poteva fare la champions con arrigoni perchè c’era un contatto con l’Astana FK (squadra del Kazakistan): “Si è vero era tutto fatto, avevo anche il biglietto aereo, il contratto tutto…il mister andò su in Kazakistan per firmare, ma ci furono problemi e saltò tutto perchè cambiò la società e ci trovammo fuori.”