Il giovane centrocampista biancoceleste, Danilo Cataldi, sta passando un periodo sotto tono nel gruppo di Pioli. Nonostante il suo momento no a rallegrare lo stato del giocatore è arrivata la convocazione della Nazionale Under 21. Nell’allenamento sul campo della Lupa Roma, Danilo, si è messo in mostra realizzando il gol del raddoppio degli azzurrini. Una splendida punizione all’incrocio dei pali che ha fatto tornare il sorriso sul volto del ragazzo. Al Mancini Park Hotel, sede del raduno degli uomini di Di Biagio, il centrocampista si è concesso ai microfoni dei giornalisti presenti. Di seguito le sue parole:
Sei alla settima convocazione, oramai puoi essere considerato un veterano in questo gruppo, come procede la crescita della squadra?
“Siamo tutti giovani che già ci conosciamo da tempo, da martedì prossimo si inizia a fare sul serio e stiamo cercando di unirci e compattarci per rendere al meglio”.
Ti trovi bene nel ruolo che occupi in campo?
“Si, quello della mezzala è il mio ruolo e mi ci trovo bene perché l’ho ricoperto più volte però è l’allenatore quello che decide dove e quando schierarmi”.
Vi aspetta la Slovenia, che partita ti aspetti?
“Sarà un incontro difficile ma punteremo alla vittoria. Ci avviciniamo alla partita tranquilli, vogliamo conquistare i tre punti per iniziare al meglio le qualificazioni”.
In squadra sono pochi gli italiani presenti:
“E’ già un po’ di tempo che se ne parla, l’importante è che siano bravi, basta un po’ di esperienza come quella che ho fatto io a Crotone“.
Qual è il tuo stato di forma?
“Mi sento abbastanza bene. Questa estate, per via dell’Europeo, ho iniziato la preparazione più tardi ma sto recuperando il tempo perso. Sto tentando di entrare in forma per essere pronto martedi e con la Lazio“.
Avete superato la delusione dell’Europeo?
“Dobbiamo buttarcelo alle spalle ormai anche se in Repubblica Ceca la delusione è stata grande. Questo è un gruppo nuovo, molti compagni non c’erano. Sono tutti carichi e vogliono dimostrare il loro valore, speriamo che al termine di questa nuova avventura riusciremo a conquistare qualcosa”.
E’ arrivato il tuo momento, prima le punizioni le batteva Viviani ora spettano a te…
“Prima era lui che le tirava, ora oltre a me ci sono anche Verde e Bernardeschi. Al momento della battuta l’importante è essere concentrati e essere convinti di centrare la porta per poter segnare”.
Quale sono i tuoi modelli in nazionale maggiore e in generale?
“Mi ispiro a Marchisio, è il giocatore pù vicino alle mie caratteristiche. Cerco di rubare i suoi segreti. Lui è un campione, è completo, in campo ricopre più ruoli, cerco di assomigliarli il più possibile”.
Hai mai pensato alla nazionale maggiore? Hai mai parlato con Conte?
“L’ho incontrato in occasione dell’Europeo. Devo crescere ancora, per ora mi concentro a fare bene con l’Under 21″.
Visti i nomi, il centrocampo può essere considerato uno dei più forti della nazionale giovanile?
“Non conosco quelli che ci hanno preceduto ma è certo che con gente come Verre, Benassi e gli altri è più facile giocare”.
In squadra con chi hai legato di più, con Romagnoli avete anche la stessa fede cacistica…
“Si, con lui sono molto amico, dividiamo la stessa stanza, ho un buon rapporto anche con Bernardeschi avendoci giocato insieme a Crotone ma anche con Benassi e Verre. Comunque anche con gli altri, dobbiamo solo conoscerci di più”.