Probabilmente è stato uno dei giocatori più criticati degli ultimi anni. Forse per il suo stipendio troppo alto o forse perché i tifosi si aspettavano un giocatore di ben altro spessore visti i suoi trascorsi da capitano dell’Olympique Marsiglia e del Galatasaray. Lorik Cana non è mai entrato nel cuore della gente laziale, nonostante gli fosse riconosciuta unanimemente l’etichetta di guerriero. Oggi è arrivata l’ufficialità della sua cessione al Nantes. Il giocatore intervistato da Radio Olympia ha salutato i suoi ex tifosi: “Sono fiero di aver indossato la maglia della Lazio in cui ho passato anni intensi e vissuto tante emozioni. Ho sempre lottato per questa maglia, non ho mai mollato. In alcune partite sono stato fischiato ma va bene dato che i laziali hanno fischiato anche campioni del calibro di Boksic e Veron. Ringrazio tutti i tifosi che mi hanno sempre sostenuto, a loro e alla Lazio auguro le migliori fortune. La società mi ha dato il permesso di trattare con altri club perché la rosa era già al completo. Il Nantes rappresenta un’opportunità importante per giocare e arrivare all’Europeo. Ho avuto altre offerte prima di questa e avrei preferito andar via prima, ma con Lotito non è facile: ci sono stati problemi per la buona uscita e la rescissione”.
Cana ha speso parole di elogio per i nuovi arrivati a Formello: “I nuovi acquisti della Lazio meritano fiducia. Hoedt ha doti importanti e può crescere molto. E’ bravo anche palla al piede nel lancio lungo. Kishna è un grande prospetto, ma prima deve ambientarsi e capire la piazza romana”. Il capitano della nazionale albanese ha difeso il suo connazionale Berisha: “E’ un portiere fantastico, diventerà uno dei migliori in Europa. Per lui non è facile battere la concorrenza di un grande come Marchetti, soprattutto nelle poche occasioni che ha a disposizione. Però lui è sereno e si sta giocando bene le sue carte”. Poi l’ex centrale biancoceleste ha avvallato la scelta di Pioli di affidare la fascia di capitano a Biglia: “Lucas è la scelta migliore. Lo scorso anno si è caricato sulle spalle il centrocampo e tutta la squadra. Ha esperienza internazionale dato che si è giocato la finale di un mondiale. La Lazio vuole costruire intorno a lui la squadra del futuro. Biglia è un leader carismatico. Io lo sono stato a Marsiglia e so cosa significa fare il capitano. Mauri? E’ il simbolo di questa società: equilibrato e con la testa sulle spalle. Però non lo vedo bene come capitano perché è troppo calmo. Comunque la Lazio ha fatto bene a riprenderlo perché è un giocatore indispensabile”.